JD segue le orme di Alibaba e Amazon e lancia una catena di store fisici, dove vendere ortaggi, fiori, carne e pesce. Si tratta di un’esperienza di qualità superiore in ambito food quasi sconosciuta al consumatore cinese
L’esperienza di acquisto food in Cina è molto diversa da quella europea: ci sono pochi store fisici e, grazie a questo contesto, alcuni brand come JD – che garantiscono all’utente un tipo di esperienza superiore- sono riusciti a guadagnarsi un’importante fetta nel mercato delle vendite di food online.
Come funziona JD
Ma sarà proprio JD a rilanciare l’esperienza offline in Cina , grazie all’apertura di numerosi punti vendita 7Fresh. Si tratterà di una novità quasi assoluta che permetterà al consumatore cinese di far riferimento, anche negli store fisici, alla qualità che fino a oggi è stata garantita dal brand nelle vendite online. Il nuovo format di JD ricorda quello di Hema di Alibaba e Amazon Go, un’integrazione tra online e offline che ha sempre più successo non solo nel settore food.
I negozi verranno riforniti di prodotti freschi, tra cui frutta, fiori, carne importata e pesce appena pescato, preparati e cucinati sul posto. I punti vendita garantiranno un’ esperienza offline che integrerà la reputazione di JD nel consegnare prodotti alimentari freschi della migliore qualità direttamente a casa dei suoi oltre 266,3 milioni di clienti.
I punti vendita ultratech integreranno diversi elementi tecnologici: è in fase di sperimentazione lo specchio magico, che sarà in grado di percepire quando un cliente prenderà in mano un prodotto, e fornirà in modo automatico informazioni su uno schermo, relative alla provenienza e ai dati nutrizionali.
Presto arriveranno anche dei carrelli intelligenti, che seguiranno i clienti attraverso i corridoi: l’obiettivo è consentire, ad esempio, alle famiglie con bambini di poter fare la spesa con le mani libere e non dover avere nessun ingombro.
Le sorprese non finiscono qui: i clienti potranno pagare alle casse automatiche anche tramite app e a un sicuro sistema integrato di riconoscimento facciale.
Infine il marchio ha aderito al programma di blockchain per la food safety promosso qualche mese fa da IBM e Wallmart, di cui vi avevamo già parlato.