La piattaforma per capire sempre come e dove buttare i rifiuti aggiunge una nuova modalità di identificazione degli oggetti mossa dall’intelligenza artificiale
Svolgere al meglio uno dei compiti più complicati e allo stesso tempo più impattanti per l’ambiente: differenziare i rifiuti. Da molto tempo si può fare con facilità grazie a Junker, l’app per iOS e Android lanciata ormai cinque anni fa da Giunko, una start-up innovativa che conta ormai 1,3 milioni di utenti e quasi 800 comuni abbonati. Insomma, una delle più grandi community italiane di economia circolare.
Che cos’è Junker
Per chi non la conoscesse, Junker è nata per sciogliere i dubbi dei cittadini in tema di differenziata, al contempo supportando i comuni a migliorare la qualità della raccolta. In pratica è una specie di guida: se per si è in vacanza e non si sa esattamente come comportarsi rispetto ai rifiuti, basta consultarla. Se ci si ritrova in mano un oggetto che non si sa dove smaltire, idem. Finora l’app offriva tre modalità di ricerca: per scansione del codice a barre, per simboli o per ricerca testuale. Da oggi, questa la novità, gli utenti avranno invece a disposizione una nuova funzione, basata sul riconoscimento immagini.
La novità
Cosa significa? Che per sapere dove gettare un rifiuto basterà fotografarlo e inviare l’immagine al sistema, che, grazie ad algoritmi e classificatori, riconoscerà l’oggetto e risponderà fornendo tutte le informazioni sui materiali che lo compongono e sulle corrette modalità di conferimento. Eliminando ogni dubbio su dove e come buttarlo.
“Questo sistema di intelligenza artificiale – spiega Benedetta De Santis, Ceo di Giunko – si basa sul machine learning, ovvero sull’apprendimento automatico. Il suo patrimonio di partenza è costituito da un database di circa un milione di immagini, che man mano saranno evolute grazie alla collaborazione degli utenti. Saranno loro i ‘maestri’ che aiuteranno il ‘cervellone’ ad apprendere e a diventare sempre più preciso nel riconoscere gli oggetti”.
Identifica anche i prodotti sfusi
L’aspetto interessante è che Junker sarà dunque utile per identificare le procedure di smaltimento anche per prodotti sfusi o senza etichetta, molto più complessi da gestire perché privi di codice a barre. Il campionario degli oggetti da fotografare è quindi potenzialmente infinito: “Come abbiamo sperimentato negli ultimi mesi – conclude De Santis – la tecnologia può e deve essere un alleato prezioso per diffondere comportamenti responsabili nei confronti del prossimo e del pianeta. Junker funziona appunto come un assistente intelligente gratuito, che consegna ai cittadini, a portata di smartphone, tutte le informazioni necessarie per differenziare correttamente i rifiuti, ma anche imparare a produrne di meno, sfruttando le buone pratiche di economia circolare mappate sui territori e incentivando il riuso e lo sharing”.