Rispondendo alla domanda crescente di prodotti di qualità da parte del mercato cinese, il CEO di Plenty Matt Barnard ha annunciato un grosso investimento nelle principali città del paese orientale
La qualità del cibo sta diventando una priorità anche in Cina, dove sempre più persone vanno alla ricerca di prodotti bio da acquistare e da inserire nella loro alimentazione. È questo uno dei motivi dell’investimento deciso nel paese da Plenty, la startup californiana finanziata dal numero uno di Amazon, Jeff Bezos, che riesce ad ottenere prodotti agricoli da pannelli verticali senza il bsogno di occupare suolo, usare pesticidi e luce naturale. A sostituire il sole ci sono grosse installazioni di luci a LED e le sostanze nutritive vengono portate alle piante attraverso dei sistemi idroponici. La tecnica è quella del vertical farming.
Le vertical farm in Cina
Plenty ha intenzione di aprire 300 delle sue speciali fattorie nelle principali città cinesi e, secondo quando riporta Bloomberg, la prima sarà in attività il prossimo anno. Addirittura l’intenzione è quella di aprire anche dei “centri di assaggio” a Pechino e Shanghai così da andare incontro alla fame di genuinità del mercato cinese. I consumatori, che si dimostrano sempre più preoccupati per la sicurezza dei prodotti cinesi, potranno assaggiare direttamente le verdure e rendersi conto di come sono prodotte.
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La preoccupazione al momento è talmente alta che il consumo di vegetali crudi nel paese è molto limitato: le famiglie preferiscono bollirli o friggerli per annullare gli effetti di pesticidi o altri additivi chimici. «È molto importante che la gente si fidi di noi», ha detto a Reuters il ceo della startup Matt Barnard. Il numero uno di Plenty è convinto che il mercato cinese potrà far crescere il fatturato dell’azienda di una percentuale compresa tra il 25 e il 50 per cento nei prossimi anni.
I vantaggi per l’ambiente
La diffusione di questa tecnica di coltivazione in Cina può essere di aiuto anche a risolvere il problema della scarsità di terreno coltivabile che si registra nel paese e che è circa un terzo in meno rispetto agli Stati Uniti. Inoltre, gran parte del suolo risulta contaminato dall’uso massiccio di pesticidi e metalli pesanti che è stato fatto nel corso degli anni, riporta Reuters. La produzione in una vertical farm è ottimizzata, dato che si ottiene dalle 150 alle 350 volte in più rispetto a un normale campo.
Il successo di Plenty negli Usa
La startup, nata in Silicon Valley, ha avuto un grande successo negli ultimi tempi. Ha raccolto 226 milioni di dollari di finanziamento. L’obiettivo della società è quello di rendere i suoi prodotti sempre più accessibili e meno costosi per il grande pubblico. Negli Stati Uniti la produzione di Plenty ha già raggiunto livelli notevoli con un impianto di 30.500 metri quadri che sarà inaugurato a breve a Seattle. Ogni anno questa struttura sarà in grado di produrre più di 200 tonnellate di vegetali che possono rispondere al fabbisogno di oltre 180mila americani.