Il primo mini capitolo di un survival horror che promette bene
Per il prezzo di lancio – davvero basso – si comprende il perché Lambs on the road sia un videogioco così corto. In mezz’oretta si arriva tranquillamente ai titoli di coda, con molto amaro in bocca per una storia che conquista fin dai primi attimi di gameplay. Riprendendo dall’immaginario di The Walking Dead e The Last of Us, questo titolo indipendente di Gone Mad Studios prende il via con una rapida infarinatura sul perché il mondo è andato a rotoli. Il più forte prevale sul più debole, questa è la situazione. Se il cliché è stato ripreso nmila volte da cinema, serie tv e videogiochi, è comunque interessante notare come il medium in questione riesca a declinarlo a seconda dei generi. Quello di Lambs on the road è platform a scorrimento orizzontale. Il protagonista è John, un padre in cerca della propria figlia Mary, strappatale dalle braccia.
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Recensione di Lambs on the road
Il gioco che abbiamo testato è soltanto il primo episodio di un videogioco – non a caso si chiama The Beginning – che gli sviluppatori si impegnano a sviluppare per intero nel momento in cui critica e soprattutto pubblico dovessero apprezzarlo. Dal nostro punto di vista le premesse sono più che buone per promuovere la puntata pilota che si chiude esattamente come farebbe una serie tv. Ovvero lasciando il gamer con tante domande aperte e inquietudine.
Ci siamo fatti una buona idea di cosa funziona (e cosa no) nel gameplay di Lambs on the road. Per procedere il gamer deve risolvere dei piccoli enigmi (come, ad esempio, raccogliere un arma e capire qual è la finestra che va rotta per entrare in un edificio). L’azione in Lambs on the road va semplicemente attivata con un tasto per generare un animazione che farà crollare un auto addosso ai nemici o attiverà un generatore d’energia per far funzionare un ascensore. Quel che bisogna fare soprattutto è imparare a correre più alla svelta possibile.
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Run
L’atmosfera realizzata dagli sviluppatori è convincente e ben caratterizzata. Dal prologo in inglese, in cui abbiamo appreso alcuni elementi della sciagura che ha travolto l’umanità, è un attimo capire che intorno a noi troveremo soltanto nemici pronti a ucciderci. In Lambs on the road non si combatte, ma si scappa. Pur essendo realizzato in grafica cartoon, il comparto audio – con colonna sonora e urla disperate – appesantisce il clima e l’esperienza generale in console. Buona anche la soluzione stealth: in alcuni casi dovremo liberarci dei nemici evitando di fare rumore.
Pur essendo corto, il primo episodio di Lambs on the road è un mini titolo comunque tosto, perché non sempre è facile pilotare John, facendolo spostare da una piattaforma all’altra mentre i nemici ci corrono dietro armati. Non esiste combattimento da questo punto di vista: o vi salvate o siete spacciati. Forse un pò troppo punitivo e di mano corta nei check point. Ma questa difficoltà nel sopravvivere ben si sposa con un mondo che va a rotoli.