Dalle Tabelline Parlanti alle storie della buonanotte, con Zofia Kosarzycka e Paolo Godino parliamo di app, di impresa e di una passione che si è trasformata in business
Zofia Kosarzycka è partita da questa idea: quello fra i bambini e la tecnologia è un rapporto intuitivo e che i nuovi strumenti digitali possono aiutare i piccoli a crescere e a sviluppare capacità e intelligenze. Le app di Zofia nascono così. Lei le pensa e Paolo Godino le programma. Dal lavoro di squadra sono nati diversi titoli, tutti in multi lingua: italiano, inglese, francese, spagnolo e naturalmente polacco. Zofia è una mamma, come dire, digitale. E’ nata in Polonia e si è trasferita in Italia quando ha conosciuto proprio Paolo, l’uomo che poi è diventato suo marito. Appassionata di tecnologia, dopo una laurea e un master ha sempre lavorato nel mondo dell’informatica e da quando ha sposato Paolo, laureato in Ingegneria informatica al Politecnico di Torino, ha iniziato a guardare i computer e le app con occhi diversi. Nel frattempo è nato Gabriele e qualche tempo dopo, nel 2015, anche Turutu, la sua startup. A questo punto la passione si è trasformata in business. Abbiamo incontrato proprio Zofia e Paolo. Ecco cosa ci hanno detto.
L’idea è creare app colorate, divertenti, educative e offrire a mamme e papà ciò che loro stessi avrebbero voluto trovare in rete per il proprio figlio.
Zofia e Paolo, com’è organizzata l’attività di Turutu?
«La produzione si suddivide in due categorie: app di intrattenimento ed utilità per tutti e app ludico educative per bambini. Il ciclo di sviluppo delle app tiene conto delle piccole dimensioni del team: realizziamo una nuova app ogni circa sei mesi. In alcuni casi per velocizzare lo sviluppo ed incrementare l’offerta acquisiamo semilavorati o app complete che sono in linea con le linee guida che ci siamo dati. Per quel che riguarda le app per bambini, per esempio, ci siamo dati la regola di non inserirvi pubblicità o acquisti all’interno dell’app. Prima di essere imprenditori siamo infatti genitori e non produciamo app che noi stessi per primi non faremmo usare a nostro figlio».
Parliamo del team.
«Turutu è un’attività di famiglia. La nostra formazione ed esperienza lavorativa ci permette di realizzare le app con la necessaria professionalità: dalla definizione dei contenuti, alla grafica, allo sviluppo vero e proprio fino alla comunicazione e marketing.
Come si sostiene la startup e quanto fattura?
«Abbiamo partecipato al programma BizSpark di Microsoft con l’idea di realizzare app anche per la piattaforma Windows Phone visto che il nostro focus principale è sulle piattaforme Apple e Google. Il fatturato dell’anno scorso è stato circa pari a 10k e prevediamo di chiudere a 15k il 2017».
I prossimi passi.
«Quest’anno abbiamo deciso di concentrarci sulla realizzazione di una versione completamente rinnovata di Bus Torino nella grafica, nelle funzionalità e nel modello di business. Continueremo inoltre con la produzione di nuovi pacchetti di gioco per l’app Enigmistica Cruciverba. Ci piace molto quanto realizzato con Tabelline Parlanti e quindi vorremmo produrre altre app che sfruttano le potenzialità del riconoscimento vocale e le tecniche di intelligenza artificiale oggi disponibili anche sui dispositivi mobili. Ci teniamo inoltre sempre aggiornati sulle possibilità offerte dalle nuove versioni di iOS ed Android in modo da sfruttarle al meglio nelle nostre app».
Tabelline Parlanti e Ditamatte
La app di Turutu sono tante. Si va da quelle per i più piccini, a partire da tre anni, fino a quelle per la scuola primaria. Le hanno pensate Zofia e Paolo a mano a mano che Gabriele cresceva, affrontando insieme a lui i problemi e le conquiste di ogni età. C’è Turutu-Tabelline Parlanti, uno strumento per tutti i bambini (e non solo) che devono imparare le tabelline. «Quando realizziamo una app – hanno spiegato sempre Zofia e Paolo – partiamo dalle funzionalità che vorremmo avere e che non si trovano già sul mercato. Un esempio del nostro approccio si può avere con l’ultima arrivata Tabelline Parlanti: sentivamo la necessità di un’app per far esercitare nostro figlio Gabriele con le tabelline ed abbiamo sfruttato le possibilità di riconoscimento vocale di iOS ed Android ottenendo un’app unica sul mercato». Ma nell’indice di Turutu ci sono anche tante storie, quelle che tutte le mamme e i papà hanno raccontato ai loro bimbi prima di addormentarsi. Raperonzolo, Biancaneve, I tre Porcellini, Cappuccetto Rosso. Le fiabe prendono vita e i bambini, magari aiutati dai genitori, possono giocare con i protagonisti, esplorare, sfogliare, inventare e anche abituarsi al suono delle lingue straniere, dal momento che tutte le fiabe sono disponibili anche tradotte.