Andres Holch Povlsen, il miliardario danese numero uno della società, ha perso tre figli negli attacchi dinamitardi del giorno di Pasqua
A volte il destino si riprende i favori che concede, e lo fa tanto più violentemente quanto più, in altre epoche, ha saputo essere prodigo. Viene da domandarsi se, in questa danza tra fortune e tragedie, esista una logica. Probabilmente se lo chiede Andres Holch Povlsen, miliardario danese che ha perso tre figli negli attentati del giorno di Pasqua in Sri Lanka. Un quarto si sarebbe salvato. La notizia è stata riportata dal Guardian, che ha ricevuto conferma da parte di Jesper Stubkier, communications manager di Bestseller, la principale azienda dell’imprenditore. Oggi noto per essere soprattutto il patron di Asos.
Secondo i media danesi, la famiglia si trovava in vacanza in uno dei lussuosi hotel colpiti dalle bombe innescate, secondo gli inquirenti, da sette terroristi suicidi e che hanno provocato oltre 300 morti.
Chi è Andres Holch Povlsen
Povlsen comincia nel 2000 una carriera che lo porterà rapidamente a occupare la posizione numero 252 nella classifica degli uomini più ricchi del mondo stilata da Forbes, con un patrimonio valutato in 7,9 miliardi di dollari.
All’epoca appena 28enne, diventa, grazie all’eredità paterna, l’unico proprietario di Bestseller, catena di negozi di abbigliamento avviata dai genitori e che, nel corso degli anni, si è espansa a livello internazionale partendo da una boutique aperta in un paesino di appena 7mila anime.
Bestseller detiene la quota di maggioranza relativa (circa il 27%) in Asos, uno dei maggiori e-shop di abbigliamento e cosmetica del Regno Unito, con un portfolio di circa 850 brand.
Asos: green marketing, niente Photoshop e una collezione gender neutral
Asos è un marchio all’avanguardia nel panorama del fashion. Attivo con una versione italiana del sito dal 2011, e particolarmente attento agli stilisti emergenti, si caratterizza per l’attenzione alla corporate social responsibility che ha portato la società a dichiarare di controllare con attenzione tutta la propria filiera produttiva. Tra le verifiche cui sono sottoposti i fornitori ci sarebbero quelle sul rispetto degli standard minimi di salario, condizioni di lavoro e libertà sindacali. Un riguardo che la società dichiara di riservare anche al green marketing e all’impatto ambientale delle materie prime impiegate nel processo di produzione, con una policy decisamente evoluta.
Niente Photoshop per rimuovere le smagliature di modelle e modelli, lo sforzo è quello di rappresentare il pubblico in maniera più fedele rispetto agli standard di settore, dalle etnie alle taglie fino all’orientamento sessuale, con la creazione di una linea gender neutral in collaborazione con l’associazione LGBTQ GLADD.
Asos, dopo il crollo la parziale ripresa
Dopo aver raggiunto i massimi a marzo 2018, le azioni di Asos sono crollate a dicembre per poi riprendersi parzialmente nelle ultime settimane. Tra le cause indicate dagli analisti potrebbe esserci l’incertezza legata a Brexit.
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Povlsen resta comunque uno dei gli uomini più ricchi del pianeta, con una partecipazione in Zalando che lo rende il terzo maggior azionista della società. L’imprenditore è anche ritenuto il maggior proprietario terriero di Scozia: nelle sua mani ci sarebbe l’1% di tutto il suolo della regione.