Luigi Altamura, comandante della Polizia Municipale di Verona e rappresentante delle polizia municipali d’Italia ha fatto questa proposta. «Non abbiamo bisogno di giocolieri sulle strade»
«Servono regole, un numero chiuso in ogni città, altrimenti il loro utilizzo trasforma una città in una giungla», così si è espresso Luigi Altamura, comandante della Polizia Municipale di Verona e rappresentante delle polizie municipali d’Italia a WebMotori. Mentre gli italiani continuano a comprare biciclette e anche tantissimi monopattini per cogliere l’opportunità del bonus mobilità da 500 euro è arrivata una proposta che potrebbe scontentare non pochi utenti della strada, impegnatisi a usare meno l’auto per spostarsi con mezzi green e sostenibili. A preoccupare il comandante Altamura è l’utilizzo che viene fatto dei monopattini. «Molti lo usano come un giocattolo – ha dichiarato – servono controlli e regole, altrimenti si rischiano tragedie».
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Monopattini: polemica infinita
Da una parte è vero che le strade italiane dovranno fare i conti con molti più monopattini e biciclette in circolazione: i dati di ANCMA (qui la nostra intervista al direttore del settore Ciclo, Piero Nigrelli) parlano di un +60% di vendite di e-bike e due ruote tradizionali: soltanto in maggio sono stati venduti 200mila mezzi. Al momento non ci sono cifre sull’impennata dei monopattini, ma le scene quotidiane in molte città italiane confermano che sono tante anche le persone ad essersi convertite agli e-scooter.
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«Non abbiamo bisogno di giocolieri sulle strade», ha spiegato Altamura nell’intervista, riferendosi ai rischi di chi utilizza i monopattini. Una linea che va però in direzione opposta alla visione del Governo che sul bonus mobilità ha messo finora 120 milioni di euro per favorire gli spostamenti in città, alleggerendo il trasporto pubblico e dando una valida alternativa all’automobile. I monopattini sono stati da poco equiparati alle biciclette e hanno dunque accesso alle ciclabili, con tutta una serie di divieti di circolazione sui marciapiedi e lungo strade con limiti di velocità superiori a 50 km/h. Non bastava la preoccupazione del click day per ottenere il rimborso: ora c’è anche il rischio numero chiuso nelle città.