Quando si parla di smart cities in genere si guarda al Nord Europa, invece il progetto “Vivere Smart” ideato da Palladium Group è tutto italiano
Sin dalla sua nascita, negli anni ’70, Quartiere Giardino, nel comune di Cesano Boscone (a sud-ovest di Milano) era destinato a diventare una realtà urbana smart di eccellenza. Progettato da Palladium Group, insieme a Planet Idea, e con il sostegno del Comune di Cesano Boscone, “Vivere Smart” è il progetto pilota che interviene, per la prima volta in Italia, su un quartiere esistente per rigenerarlo, facendo risparmiare agli abitanti fino al 76% di energia all’anno.
Una ventata di innovazione e tecnologia intelligente nei 1.500 appartamenti, a favore dei 5.000 residenti i quali, oltre ad essere serviti da una rete di teleriscaldamento a cippato, possono usufruire di una serie di servizi ed apparecchi smart accessibili dall’app di riferimento.
Teleriscaldamento e “Ecopoint”
«Il progetto di teleriscaldamento affonda le sue radici nel 2010, quando è stata costruita la centrale cogenerativa Prometheus, la quale, mano a mano, ha sostituito tutte le caldaie presenti nelle abitazioni del quartiere. L’impianto è, poi, entrato in attività nel 2012, facendo risparmiare agli abitanti ben 29.000 tonnellate di CO2 in tre anni», spiega Marco Montulli, responsabile delle Relazioni Esterne di Palladium Group.
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Ridurre le emissioni di anidride carbonica e migliorare la qualità di vita degli abitanti di Quartiere Giardino è l’obiettivo del gruppo, che, già da qualche anno, ha introdotto la raccolta differenziata con un innovativo sistema di isole ecologiche. «Ecopoint, il progetto nato nel 2008 da Palladium, in collaborazione con il Comune, ha previsto l’installazione di grandi silos all’interno del quartiere e camion attrezzati per la raccolta differenziata, a differenza dei classici cassonetti, posizionati sulla strada e scaricati a cadenza settimanale», spiega Montulli.
“Vivere smart” a Quartiere Giardino
Avviata nel dicembre 2017 da Palladium Group, in collaborazione con Planet Idea, l’iniziativa prevede l’installazione di una serie di servizi integrati e apparecchi smart all’interno del quartiere, accessibili tramite un’app. Tra questi: aree wifi gratuite; attrezzi ginnici all’aria aperta, grazie ai quali, tramite l’energia cinetica prodotta, si può ricaricare il proprio smartphone o tablet; 250 mq di terreno a disposizione per costruire un “orto urbano” in grado di produrre fino a 400 kg di ortaggi.
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«Tramite il sistema di irrigazione intelligente, con una centralina che rileva precipitazioni, temperatura e umidità del terreno, l’area viene irrigata soltanto quando strettamente necessario, arrivando a risparmiare fino al 60% di acqua», spiega il responsabile delle Relazioni Esterne. Grazie ad una compostiera, si può produrre fertilizzante dagli scarti dei residui organici degli orti. Presenti anche infografiche informative e ludiche, che suggeriscono come effettuare correttamente la raccolta differenziata.
«Nella biblioteca degli oggetti, all’interno del quartiere, si può usufruire di ciò che non serve ad un altro residente il quale destina, volontariamente, alla comunità, ciò che non utilizza – spiega Montulli – la stessa logica è stata applicata anche in “bookcrossing”, il progetto dedicato allo scambio libri». Ultimo ma non meno importante, ancora in fase di realizzazione, è l’illuminazione intelligente: un sistema di luci led che consumano meno energia rispetto alle lampade tradizionali. Si accendono, in autonomia, al calar del sole, e si spengono alle prime luci dell’alba.