La coltivazione della cipolla di Montoro è la linfa vitale della famiglia di Francesca, che è stata premiata da Coldiretti per aver trasformato questo bulbo in un cosmetico 100 per cento naturale
“La cipolla è un’altra cosa. / Interiora non ne ha. / Completamente cipolla / Fino alla cipollità“. Così descriveva questo prezioso bulbo Wisława Szymborska, come a dire che della cipolla non si butta via davvero nulla. Lo sa bene Francesca Barbato, 22 anni, vincitrice dell’Oscar Green Coldiretti 2019 per la sezione Creatività grazie alla sua crema anticellulite a base di cipolla ramata di Montoro. Questo alimento è anche il core business anche dell’azienda di famiglia, GB Agricola.
Perché proprio questa cipolla
La cipolla ramata di Montoro è ricca di proprietà antiossidanti e a differenza delle altre cipolle ha un aroma dolce e fragrante che non disturba. Dalla coltivazione della cipolla ramata di Montoro Francesca ha creato una nuova crema per gli inestetismi cutanei della cellulite, snellente e modellante. Il prodotto si chiama Cipolla Slim e sfrutta l’alta carica di flavonoidi e le proprietà antiossidanti, antinfiammatorie e – secondo studi recenti – anche antitumorali della cipolla. In più, essendo fatto per lo più di acqua, questo bulbo ha un forte potere drenante.
Dal tabacco alla cipolla
Dopo il diploma di ragioneria, Francesca si è messa subito al lavoro nell’azienda di famiglia, accanto al padre, che ha guidato Montoro verso l’acquisizione del Marchio collettivo geografico per la Valle dell’Irno. Dal 2010 inizia l’avventura con la cipolla ramata. «Si tratta di un prodotto del territorio, di cui stava sparendo la coltura, sostituita dal tabacco – spiega Francesca – Quando la Comunità Europea ha tagliato i fondi per queste piante, mio padre ha cambiato strada, riprendendo la nostra ramata».
GB Agricola è anche agriturismo sostenibile, dove Francesca e la sua famiglia valorizzano gli scarti aziendali. Basti pensare che per dipingere i muri e tingere i tessuti degli arredi è stato usato il pigmento della ramata di Montoro. I tavoli? Sono fatti con i bin usati per raccogliere le cipolle.
Cipolla e passione
Oltre alla voglia di far parte della storia di famiglia, nella storia di Francesca conta molto anche la passione per creme e cosmetici. E dato che la cipolla è da sempre un prodotto vituperato, accusato di far piangere le persone e di emanare un cattivo odore, lei ha deciso di riscattarla e di far qualcosa per far cambiare idea alle persone.
Grazie alla collaborazione con il laboratorio HUR di Firenze è stata elaborata la formula vincente. «La cipolla è stata abbinata a lavanda, ginger, menta e peperoncino», spiega Francesca. Il risultato è un barattolo da 200 ml, in vendita a 40 euro presso l’azienda GB Agricola. Qualche centro estetico della zona è stato invitato a sperimentare il prodotto con ottimi risultati. Del resto, il futuro della cosmesi è green.
Il futuro di Francesca (e della cipolla)
«La gente vuole curare il proprio corpo, rendendosi esteticamente migliore, sicuramente ci sarà più richiesta rispetto ad oggi di un prodotto cosmetico naturale, biologico, sano. Che non faccia male alla pelle. Il che significa anche senza parabeni o siliconi» aggiunge Francesca. Il suo obiettivo futuro? Creare una piccola spa dove utilizzare solo prodotti naturali, non per forza solo a base di cipolla. «Spero che il mio lavoro aiuti lo sviluppo del turismo del mio territorio».