Negli USA lo chiamano Milkman Model, «modello lattaio»: si acquistano in rete prodotti sfusi, contenuti in recipienti che, vuoti, dovranno essere resi. L’ambiente ringrazia
In periodi come questi, nei quali la nostalgia per tempi che – grazie ai ricordi – sembrano migliori, aver scelto un nome che rimanda agli anni ’50 potrebbe essere una strategia vincente. Ecco perché il Milkman Model, vale a dire il «modello lattaio», pensato per frenare lo sfruttamento delle risorse del pianeta e introdurre un sistema di consumo virtuoso e responsabile nella vita di tutti i giorni, potrebbe funzionare. Sarà sperimentato a breve da uno store online dal nome che è tutto un programma: Loop e che è già stato scelto da molti grandi marchi.
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Che cos’è il Milkman Model di Loop
L’idea alla base di Loop è quella appunto di recuperare le buone abitudini di una volta. Avete presente i film americani anni ’50? Ecco, facendo mente locale, oltre alle auto dalla carrozzeria bombata, gli abiti color pastello e le casalinghe sorridenti, spesso la telecamera indugiava su schiere di villette, ciascuna delle quali aveva sull’uscio un giornale arrotolato e, soprattutto, una bottiglia di vetro vuota. Ogni mattino il fattorino del lattaio recuperava la bottiglia vuota e lasciava accanto allo zerbino quella fresca di giornata.
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Come funzionerà Loop
Loop funzionerà allo stesso modo. Sarà appunto un modello lattaio 2.0. Gli acquisti verranno fatti sullo store online, tutt’ora in costruzione, al posto del fattorino del lattaio ci sarà un corriere, ma il concetto sarà lo stesso: vuoto a rendere per incentivare la circular economy.
Un modello commerciale basato sul loop del package che contiene prodotti sfusi. Non solo, quindi, la bottiglia di vetro del latte, ma anche taniche d’olio in metallo, flaconi in acciaio e persino prodotti in plastica. Purché riciclata. Si deposita una piccola cifra a garanzia del contenitore che viene scontata sul costo del prodotto alla riconsegna. Riconsegna da effettuare sempre tramite corriere, che ci sia un nuovo acquisto o meno.
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Packaging personalizzato
Sono già diversi i grandi marchi che hanno aderito all’iniziativa in vista del debutto, previsto proprio in questi giorni, almeno nelle città di New York e Parigi. Tra questi: Coca Cola, Pepsi, Nestlé, Unilever, Procter & Gamble e Tesco. Solo per citarne alcuni.
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Molte aziende si sono impegnate a creare confezioni apposite, realizzate con materiali come il vetro, il metallo o l’acciaio (differenti da quelle che si trovano nella grande distribuzione) che puntano ad allungare la vita dei contenitori e a ingaggiare un numero maggiore di consumatori, che si sentiranno destinatari di prodotti esclusivi, con grafiche uniche. Prodotti che però non potranno tenere ma che dovranno riconsegnare, per non interrompere il Loop.