«Non mi piacciono le auto elettriche. Si capisce che questa sia un’opinione personale . “Io” non le amo. Ma, mio Dio, gli eco-sinistroidi sono impazziti». Com’era prevedibile, la frase che Jeremy Clarkson ha pronunciato a favore di telecamera girando The Grand Tour One For The Road ha fatto scoppiare un bel po’ di polemiche. Polemiche che lo stesso giornalista inglese che ha appena sciolto la storica partnership televisiva coi colleghi James May e Richard Hammond sembra voler cavalcare.
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Jeremy Clarkson: dagli ambientalisti insulti e minacce
Nel suo ultimo, variegatissimo per temi e argomenti, editoriale sul Sun Jeremy Clarkson torna sulle sue esternazioni sulle auto elettriche rilasciate nell’ultima puntata prodotta per Amazon: «Nell’ultima puntata di The Grand Tour ho detto che uno dei motivi per cui avrei smesso di fare spettacoli motoristici era è non mi piacciono le auto elettriche. Si capisce che questa fosse un’opinione personale . “Io” non le amo. Ma, mio Dio, gli eco-sinistroidi sono impazziti».
«Hanno detto che stavo dicendo ca***te e st*****te e che avrei ucciso i figli di tutti. E che avrei dovuto morire il prima possibile», ha rivelato il corpulento presentatore inglese. «Quando è diventato illegale avere un’opinione? Nemmeno a me piace il marzapane. Quindi significa che devo essere sottoposto a un torrente di insulti da parte di chi lo fa? E assassinato?», lo sfogo che Jeremy Clarkson indirizza agli «eco-sinistroidi» del Web. «Che fine hanno fatto i tempi in cui era possibile non essere d’accordo con qualcuno senza volerlo uccidere?», chiosa l’ormai ex presentatore di The Grand Tour.
Cosa aveva detto Jeremy Clarkson sulle auto elettriche?
Non è la prima volta che Jeremy Clarkson se la prende con le auto elettriche, ma cosa ha detto in The Grand Tour One For The Road da far saltare sulla sedia i fautori della nuova propulsione? La frase incriminata viene pronunciata dal giornalista mentre attraversa lo Zimbabwe a bordo di una vecchia Lancia Montecarlo a benzina.
Il conduttore televisivo, con la ruvidità che lo contraddistingue ma anche con la tranquillità di chi non condurrà più lo show automobilistico e può dire ciò che vuole prima di lasciare le scene, s’era lasciato andare: «Ci sono molte ragioni dietro la nostra decisione di chiudere, ma una delle principali, per me, è che semplicemente non mi interessano le auto elettriche. Le considero elettrodomestici, come una lavatrice o un microonde. Non puoi davvero recensirle o apprezzarle. Non mi entusiasmano affatto, sono solo m****».
Chi segue Jeremy Clarkson, Richard Hammond e James May dai tempi di Top Gear ha subito capito che non poteva esserci epitaffio migliore per The Grand Tour. Ma tutti gli altri, prevedibilmente, sono caduti nel tranello del conduttore britannico, riversandosi sui social per ricoprirlo di insulti e minacce.
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Da quando l’ecologia ha preso le sembianze di una fede da professare a mano armata, capace di toccare i più bassi istinti dell’uomo? E, soprattutto, c’è realmente la certezza che le auto elettriche, con le loro batterie piene di terre rare, la filiera che tocca i quattro angoli del globo, la difficoltà di smaltirne i materiali a fine vita o semplicemente il fatto che vengano alimentate con energia tutt’altro che green, siano oggi la scelta più giusta per l’ambiente?