“Diversa_mente arte”: a Pistoia L’Incontrario è un interessante progetto di integrazione lavorativa e di inclusione sociale per ragazzi e ragazze con disabilità. Attraverso pittura, ceramica, oggettistica varia e grafica, le persone esprimono la loro identità e creatività, oltre ad acquisire competenze. Parola d’ordine: sinergia tra educatori ed educatrici, artisti e artiste, ragazzi e ragazze con disabilità, come racconta la presidente dell’associazione di promozione sociale San Lorenzo Hand Made, Romina Breschi.
Dopo alcuni anni di laboratori educativi, nell’aprile 2017 è stata istituita la San Lorenzo Hand Made, un’associazione di promozione sociale nata per creare una realtà occupazionale per giovani adulti con disabilità usciti dal percorso scolastico, in collaborazione con la cooperativa sociale Gli Altri, oggi Arca. «Negli anni io e i miei colleghi abbiamo avuto esperienze con persone che avevano doti a livello grafico ed è nata la necessità di non perdere questo patrimonio, che per loro rappresentava una possibilità di impiego post scolastico e un’occasione di spiegare al mondo che c’è posto per tutti e tutte», racconta Romina Breschi.
Creatività e ricchezza di ogni persona
La scommessa è chiara: far vedere oltre la disabilità, vendendo oggetti e opere d’arte intrisi di creatività e di ricchezza di ogni persona, artigianali e unici. Ecco allora che educatori ed educatrici, artisti e artiste, ragazzi e ragazze uniscono le forze per urlare al mondo che ci sono e che valgono. Obiettivo: valorizzare le competenze e l’espressività individuale «unendole al potenziale che il gruppo crea». Ecco allora nascere il laboratorio di ceramica, di disegno e pittura, di oggettistica e di grafica. Il tutto in uno spazio e un tempo liberi da qualsiasi condizionamento esterno.
Così nel laboratorio di disegno e pittura si generano opere collettive realizzate grazie all’unione dei lavori individuali, in un percorso che si basa sul disegno a mano libera e sulla ricerca di un tema comune, in continua sperimentazione; nel laboratorio di ceramica si parte dall’approccio alla materia all’oggetto finito; nel laboratorio di oggettistica si apprendono tecniche artistiche messe al servizio della creatività e del mondo interiore di ognuno e ognuna; nel laboratorio di disegno e grafica si perfeziona il livello tecnico. Il tutto viene venduto ai clienti, che apprezzano la creatività e i prodotti altamente personalizzati. L’idea creativa si sposa dunque con l’idea commerciale, realizzando un matrimonio che va a rafforzare l’autostima e il senso di efficacia di ragazzi e ragazze.

Sentirsi liberi di andare contro corrente
Non a caso, alla Galleria d’arte Moderna e Contemporanea ArtistikaMente di Pistoia è andata recentemente in scena la mostra “Scoprirsi all’Incontrario”, un cammino a ritroso dalle opere più recenti fino alle prime creazioni e alle radici di tutto: i semi. Sono comparsi allora collage pittorici, pattern a china su carta, sculture in ceramica con semi e creature fantastiche modellate, fino appunto alle prime opere: semi in scatola, alberi dipinti accompagnati da testi poetici scritti da ragazzi e ragazze. Un percorso all’incontrario che rende palpabile la creatività e l’identità distintiva di ogni persona, con idee che non necessariamente sposano il convenzionale. Anzi, qui viene regalata la possibilità di sentirsi liberi di andare contro corrente, assecondando ritmi e passioni di tutti e tutte.
Grazie al progetto L’Incontrario, si valorizzano le potenzialità e le qualità di ciascuno e tutti. E quando una persona intercetta la sua qualità e accetta la sua difficoltà, l’affronta perché «passa l’ansia e il bisogno di prestazione». La spinta di tutto? L’interesse, che «va a braccetto con la capacità, perché dove non c’è interesse, quasi mai c’è la capacità e viceversa».
Risorse e desideri vanno assecondati
I ragazzi e le ragazze che partecipano al progetto devono quindi dimostrare «capacità e interesse rispetto a ciò che proponiamo, oltre alla capacità comportamentale» di saper stare in una data situazione e in uno spazio di lavoro. Sedici ragazzi e ragazze divisi fra i vari laboratori in base ai loro interessi, perché «risorse e desideri sono differenti e vanno assecondati. Alcuni partecipano a tutti i laboratori, altri invece hanno picchi di interessi specifici; ma è importante mantenere alto il livello di interesse, che poi sviluppa il potenziale».
Importante è anche il lavoro in rete tra educatori ed educatrici e artisti e artiste: se è vero che «l’arte non ha limiti», è però necessario far presenti le difficoltà o la timidezza che a volte possono mostrare i ragazzi e le ragazze, quindi «dei limiti ci possono essere, altrimenti qualcuno potrebbe andare in crisi». Ma gli educatori e le educatrice devono anche «imparare ad abitare il mondo dell’arte».
Frasi che diventano originali aforismi
Ad accompagnare le creazioni d’arte ci sono delle frasi che sgorgano dai ragazzi e dalle ragazze in modo spontaneo, mentre parlano tra loro, un intercalare, un racconto di ciò che accade e così via. Frasi trascritte e trasformate in aforismi nate in modo casuale accompagnate da quelle più studiate, «fornendo solo la prima parte di un proverbio e dando la possibilità di ripensarne uno nuovo», con un’interpretazione personale. «Quando ci avventuriamo a chiedere frasi a tema per un determinato lavoro, possiamo guidare fino a un certo punto, perché dove non c’è sentire e spontaneità si entra nell’ordinarietà e non funziona più. Loro devono sentirsi liberi di muoversi, di dire, di fare ed è ciò che fa nascere quella piccola e grande opera d’arte».