Nella notte italiana si è verificato un terremoto in Kamchatka, sulle coste orientali della Russia, di magnitudo 8,8. A seguito della scossa è stato subito diramato un’allarme tsunami che ha coinvolto altri Paesi come Cina, Filippine, Giappone e Stati Uniti. Secondo le prime analisi il sisma delle scorse ore è stato il più forte che si è mai verificato da quello dell’11 marzo 2011 all’origine dello tsunami che ha provocato il disastro nucleare di Fukushima, in Giappone.
Allarme tsunami: cosa sta succedendo tra Stati Uniti e Asia orientale
I governi di questa area di mondo molto estesa hanno diramato comunicazioni chiedendo alle persone di allontanarsi dalle zone costiere, quelle più a rischio tsunami. Poco fa il governatore delle Hawaii Josh Green ha informato che al momento sull’isola le onde hanno sfiorato i 2 metri di altezza, ma ci si aspetta che il livello aumenti.
In Giappone è stata ordinata l’evacuazione di 1,9 milioni di persone. I disagi per la popolazione potrebbero durare diversi giorni. In alcune parti della Russia è stato dichiarato lo stato di emergenza, anche se il Petropavlovsk-Kamchatsky International Airport rimane operativo.