Saranno davvero le ultime ore di TikTok negli USA? Se entro domani, domenica 19 gennaio, non riuscisse a individuare un acquirente non cinese verrà bandita dal territorio statunitense, come stabilisce una legge approvata nel 2024 in maniera bipartisan e firmata dal presidente uscente Joe Biden. Nel frattempo Donald Trump, che giurerà il 20 gennaio dando il via al sua seconda presidenza, sembra intenzionato a valutare l’ipotesi di un congelamento del ban. Nelle scorse ore la Corte Suprema ha intanto respinto il ricorso di TikTok secondo cui la cacciata del social avrebbe violato il Primo Emendamento, quello che riguarda il free speech.
TikTok: cosa può fare Trump?
Come abbiamo scritto su StartupItalia l’azienda parte del colosso ByteDance ha già fatto sapere che intende spegnere l’app negli Stati Uniti a partire da domenica prossima. Sono circa 170 milioni gli utenti della piattaforma che negli ultimi anni ha rivoluzionato il modo in cui i contenuti vengono creati e poi usufruiti (si è parlato di tiktokizzazione dei social non a caso).
Una volta alla Casa Bianca Trump, secondo BBC, potrebbe firmare un ordine esecutivo per bloccare il ban e congelare la situazione per 60/90 giorni. Peraltro tre mesi è il periodo di tempo che la legge USA consentirebbe come proroga della messa al bando nel caso in cui Washington dovesse riconoscere passi avanti concreti verso la vendita del social.
Chi però potrebbe farsi avanti? Per ora sappiamo che il nome più eclatante è stato quello di Elon Musk, già patron di Tesla e a breve membro del team presidenziale. La circostanza sarebbe senza precedenti, con una concentrazione di potere mediatico probabilmente unica al mondo. Non sappiamo al momento che cosa potrebbe accadere nei prossimi giorni, ma il fatto che il Ceo di TikTok Shou Zi Chew sarà presente all’insediamento di Trump suggerisce che sia in corso quantomeno un dialogo.