Entro la fine del 2017 arriverà sul mercato Harmony, il primo sex robot con corpo di bambola e intelligenza artificiale. Molte le polemiche sui rischi che potrebbero sorgere per i rapporti tra esseri umani
È solo fantascienza l’ipotesi di un futuro in cui gli esseri umani instaureranno rapporti, anche sessuali, con delle macchine? Qualche dubbio potrebbe venire, se si pensa che per la fine del 2017 è attesa la nascita di Harmony, corpo di bambola e intelligenza artificiale. L’affascinante sex robot è pronto a entrare nella vita del suo proprietario, con cui sarà in grado di conversare, a cui reciterà poesie o racconterà barzellette, di cui non scorderà mai la data del compleanno, anzi, ricorderà i suoi gusti culinari, musicali o cinematografici.
Il sex robot da 12mila dollari
Un regalo di Natale un po’ costoso (si parla di almeno 12mila dollari), ma c’è da scommettere che ci saranno persone pronte a iniziare il nuovo anno e una nuova vita con accanto una compagna umanoide. Se si considera che l’industria mondiale del sesso high tech vale già oggi 30 miliardi di dollari l’anno, la sfida per rendere reale questa fantasia è allettante. Pronta a coglierla, lanciando il progetto RealBotix e dando vita ad Harmony, è Abyss Creations, azienda californiana con sede a San Marcos, dal 1996 produttrice delle RealDoll, bambole in silicone personalizzabili e fatte a mano, dalle sembianze molto realistiche. Anche nel caso del nuovo sex robot si potrà scegliere praticamente tutto: ci sono diversi tipi di viso e tonalità di pelle, un’ampia gamma di colori degli occhi e dei capelli, possibilità di lentiggini e venature della pelle dipinte a mano. E anche la personalità potrà cambiare. In ogni caso Harmony sarà sempre pronta a fare sesso con il suo proprietario, assecondando i suoi desideri e prendendo perfino l’iniziativa. L’interazione sarà possibile tramite un’app molto evoluta, che andrà oltre le funzioni di un semplice assistente virtuale, capace di esprimere anche sentimenti ed emozioni.
L’influenza dei robot sui rapporti umani
Dal momento in cui il lancio del prodotto sul mercato è stato annunciato, ci sono state diverse polemiche a riguardo. Jenny Cleeman sul quotidiano inglese The Guardian si è interrogata sull’opportunità di eliminare i sex robot dalla nostra vita finché siamo ancora in tempo. La prima preoccupazione è l’influenza che i robot sessuali potrebbero avere sui rapporti tra gli esseri umani. In questo caso non si parla di bambole o giocattoli. Qui è l’intelligenza artificiale a fare la differenza. Questi umanoidi sono pensati per essere partner sostitutivi, capaci di colmare anche il vuoto affettivo e la solitudine con la loro presenza animata. E se ci si abituasse a fare sesso con compagni sempre accomodanti quanto diventerebbe difficile poi interagire con persone reali dotate di libero arbitrio e idiosincrasie?
I pericoli della violenza sessuale
«L’idea di robot sessuali è molto contemporanea ed eccitante. Ma questi non sono disegnati per rimpiazzare nessuno o promuovere l’idea di una donna-oggetto. I robot non hanno diritti», ha detto il creatore di Harmony, Matt McMullen al San Diego Union-Tribune. Di parere assolutamente opposto le femministe, che temono un aumento dei casi di violenza sessuale. Se l’Intelligenza Artificiale progredisce, la moralità umana regredisce, sostengono. In particolare, un altro caso che ha provocato scandalo è quello di “Roxxxy TrueCompanion”, primo tentativo di bambola robotica prodotta dall’azienda americana True Companion: dà la possibilità di scegliere la modalità “frigid Farrah” (Farrah la frigida), che fa sì che la macchina si comporti in modo riservato e timido, non offrendo il suo consenso al rapporto sessuale e spingendo così a sfogare le fantasie più violente. Un’istigazione allo stupro, secondo gli accusatori.