LCB Game Studio e la leggenda dell’uomo falena
Se siete tra i tanti che hanno concluso l’ultima stagione di Stranger Things potreste percepire, come chi scrive, una sensazione di vuoto. E ora cosa fare in attesa che la storia arrivi al suo epico finale? Purtroppo non abbiamo un marchingegno per accelerare il tempo, ma esistono soluzioni di ripiego per immergerci in un’atmosfera molto anni ’80, scoprendo nuove trame fatte di misteri, intrighi e, perché no?, soprannaturale. Su Nintendo Switch, puntuale per le letture estive, è appena arrivato Mothmen 1966, avventura grafica davvero ispirata e ben scritta. A svilupparla è stata LCB Game Studio, software house indie argentina composta da due sviluppatori.
Pixel Pulps è il nome della serie videoludica che il minuscolo team sta iniziando a rilasciare, con capitoli e trame che trasudano di stile grafico e audio retro. Non potendoci permettere alcuno spoiler sulla trama di Mothmen 1966, vi anticipiamo soltanto alcuni aspetti delle meccaniche minimal del titolo. Come in tutte le avventure grafiche, è una semplice questione di scelte. Uscire o rimanere dentro? Parlare o tacere? Ogni azione porterà il protagonista – un uomo all’apparenza comune che gestisce un piccolo distributore di periferia – al bivio successivo.
Non si può parlare di difficoltà in Mothmen 1966. Così la sfida sta nel trattenere il gamer con la stessa bravura di un romanziere. Non c’è doppiaggio: la storia si snoda con sottotitoli in inglese, attraverso i quali leggeremo i pensieri del protagonista e i dialoghi con gli altri. Cadillac, uomini minacciosi vestiti in borghese, piccoli teppisti che scappano in bicicletta: il mondo di Mothmen 1966 è pieno di riferimenti a un universo narrativo che gli appassionati del genere pulp conoscono bene. Ci sono le passioni, gli estremi e nessuno spazio per contenuti morbidi. Mothman, dopotutto, richiama alla leggenda dell’uomo falena, molto in voga negli Stati Uniti il secolo scorso.
Su Nintendo Switch Mothmen 1966 vince facile grazie alla possibilità di godersi l’avventura grafica in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo, proprio come i bei romanzi. La scrittura dei dialoghi e in generale la sceneggiatura sono accattivanti. A dar quel tocco in più, decisivo, è il comparto grafico, che accompagna la trama facendo vedere quel che succede, dando un volto ai nemici e alla paura.