Partito come progetto di arte in 3D ideato da TJ Hughes, questo gioco è diventato un’esperienza per esplorare colori e forme dei prodotti alimentari come stimolo al cervello e al gusto estetico
Spesso ai bambini si dice che con il cibo non si gioca. È un incoraggiamento a non sprecare una risorsa così preziosa e che a molti manca. Ma potrebbe anche esistere un’altra prospettiva dalla quale guardare al mondo del gaming ad argomento alimentare. È stata da poco lanciata su Kickstarter la campagna di finanziamento di Nour, un tool virtuale che permette all’utente di interagire con pietanze e strumenti della cucina. In pochi giorni, il prodotto ha già raccolto più della metà della somma che i suoi creatori avevano posto come obiettivo.
Come preparare piatti virtuali
L’ideatore di Nour, TJ Hughes, ha pensato di realizzare questo strumento dopo aver visitato un locale in cui si serviva il bubble tea, detto anche boba, una varietà di tè thailandese ottenuto con l’aggiunta di latte, frutta, gelatine o tapioca. Inizialmente doveva essere un progetto di arte in 3D. Poi si è trasformato in un gioco a tema cibo. È diventato un modo per permettere alle persone che desiderano un cibo, ma non possono averlo, di divertirsi almeno a prepararlo virtualmente.
Nutrimento per il cervello
Il nome del gioco, Nour, è un’abbreviazione per nourishment, che in inglese significa nutrimento. La ragione è presto spiegata dal suo creatore: «Mi piace pensare al gioco come a un modo per nutrire il cervello». Non è previsto un vincitore nella dinamica di Nour: gli utenti devono solo sbizzarrirsi nell’esplorare le tante possibilità che la cucina offre, sia nella realtà che nella fantasia. Giochi come Nour potrebbero risultare di supporto anche a chi è affetto da autismo. La ripetizione di movimenti fisici, in connessione a suoni e oggetti può aiutare a calmarsi e a soddisfare il desiderio di stimolazione. Hughes ha lavorato da solo a questo progetto grazie alle competenze acquisite da tutorial di YouTube e alla sua abilità come designer. I vari livelli di Nour sono legati ad alcune azioni della vita quotidiana che danno soddisfazione quando vengono compiute: tagliare della carta, premere dei bottoni, far scoppiare il pluriball.
I colori del cibo
A tutto ciò si aggiungono i colori. La cura estetica del gioco è frutto della sensibilità artistica del suo creatore che sin da piccolo è stato abituato a considerarli parte della sua vita. Il colore è un elemento fondamentale anche in ambito alimentare: «Ho capito che usare i colori giusti è ciò che fa venire fame alle persone che guardano i vari tipi di cibo in Nour. È per questo che ho cominciato a chiedermi: “Quali sono i colori che stimolano la fame?”. Giocare con Nour potrebbe aiutare a rispondere alla domanda.