Il Pet Economy è un settore in grande espansione anche nell’ambito dell’hotellerie di lusso. Oggi nasce la startup con servizi per gli amici a quattro zampe
Prestige è la prima startup europea, con sede a Milano, dedicata ai servizi “pet friendly” per hotel di lusso. La founder, Nathalie Schreiner, ha oltre 15 anni di esperienza nel management internazionale di strutture alberghiere di lusso e ha deciso di investire in questa idea innovativa per poter offrire servizi unici ed esclusivi ai clienti che viaggiano in compagnia dei propri animali domestici.
Offre un supporto di sales & marketing agli albergatori per accompagnarli in un viaggio verso la piena soddisfazione del cliente finale e del suo pet. “Con il Marchio Prestige Exclusive Pet Friendly Hotels vogliamo diffondere la cultura dell’animale domestico: chi ne possiede uno e decide di soggiornare in una struttura di lusso deve essere trattato con egual accoglienza e riserbo. Da qui il progetto totalmente esclusivo di riservare agli amici a quattro zampe un sofà prestigioso, ciotole di design e raffinati gadget: tutto deve concorrere a rendere l’esperienza degli ospiti unica” spiega Nathalie.
L’intento di Prestige non è solo migliorare e nobilitare la permanenza degli animali nelle strutture, ma fornire agli alberghi un vero strumento di marketing che possa differenziarli ulteriormente: il 46% dei viaggiatori si reca infatti in vacanza solo se anche il proprio animale può farlo. Un business in continua crescita, tanto da aver fatto nascere un termine ad hoc, Pet Economy, il segmento di mercato dedicato ai servizi e ai prodotti per animali domestici. In Italia vale circa 2,5 miliardi di euro (2018, fonte: Assalco/Zoomark) ma le stime internazionali parlano di un fatturato mondiale di 203 miliardi di dollari in prospettiva 2025.
Sono oltre 60 milioni gli animali domestici nel nostro Paese, con 7 milioni di cani, 7.5 milioni di gatti, 13 milioni di uccelli, 1.8 milioni di piccoli mammiferi. Numeri importanti, che testimoniano il grande amore degli italiani (e per gli europei in genere) per gli animali. I servizi all’altezza della situazione, però, sono ancora molto pochi. Sono ben 7 milioni i pet che viaggiano ogni anno con la propria famiglia, ma fino ad oggi tante strutture alberghiere non hanno compreso l’importanza di questa tendenza e le richieste dei viaggiatori accompagnati dal proprio animale domestico.