Dai device per il metaverso (che verrà) a un prodotto Dyson tanto curioso quanto inquietante. Ripercorriamo quest’anno con gli appassionati di tecnologia
Non è stato un anno rivoluzionario. E non è un caso che, secondo Gartner, il mercato globale dell’elettronica di consumo e quindi dei gadget tech subirà un pur lieve rallentamento dopo sei anni di crescita, passando da 1.085 miliardi di dollari del 2021 a 1.056 del 2022. Certo è stato un anno in cui diverse categorie di prodotti hanno accolto sfide interessanti. Alcune si sono rinnovate senza troppi colpi di scena puntando su flessibilità, minori consumi e prime aperture alla riparabilità. Altre – basti pensare alle cuffie-maschera purificatrice di Dyson (ne parliamo a breve) – non esistevano e hanno esordito con progetti ad alto tasso tecnologico, ma per il momento senza troppa attrattiva pratica ed estetica.
Quali sono i cinque oggetti tech che hanno fatto la “storia” dell’anno 2022 che va a chiudersi? Piccole anticipazioni per chi ha fretta: le singolari Dyson Zone, uno smartwatch per le attività (anche estreme) all’aperto, un visore per la realtà virtuale che qualcuno chiama, esagerando, metaverso, uno spazzolino elettrico che sposta la soglia dell’igiene orale assistendoci in tempo reale e uno smartphone indie, diverso da tutti gli altri.
Le inquietanti Dyson Zone
Sono le cuffie partorite dagli ingegneri dell’azienda britannica celebre per aspirapolvere, purificatori e asciugacapelli. Lato audio le Dyson Zone offrono fra l’altro un sistema di cancellazione del rumore con 11 microfoni, tagliando l’inquinamento acustico cittadino fino a 38 dB; garantiscono un audio fedele per riprodurre le frequenze da 6Hz a 21kHz con distorsione minima; e soprattutto incorporano un sistema di purificazione dell’aria per affrontare l’inquinamento delle nostre città. Si tratta di una visiera removibile che proietta aria purificata verso il naso e la bocca.
I filtri elettrostatici catturano il 99% di particelle inquinanti fino a 0,1 micron, mentre i filtri ai carboni attivi K–Carbon, arricchiti di potassio, sono in grado di raccogliere i gas acidi maggiormente associati all’inquinamento urbano. La scheda tecnica snocciola molte altre funzionalità, per un piccolo scrigno hi-tech di ciò che il gruppo fondato e guidato da James Dyson può offrire, quasi una dimostrazione di forza. Il costo rimane da capire ed esteticamente le Dyson Zone sembrano un salto forse un po’ troppo azzardato. Ma i tempi recenti ci hanno spiegato che i gadget ibridi, se ci risolvono davvero due problemi in una volta sola, possono avere un futuro.
L’ultratecnologico Apple Watch Ultra
Il segmento degli smartwatch per le attività all’aperto e gli sport estremi è piuttosto ricco e competitivo. Apple ha però deciso di portarci la versatilità e semplicità dell’esperienza d’uso con Watch Ultra: design massiccio, cassa in titanio aerospaziale da 49 mm e cristallo di zaffiro piatto anteriore che protegge il display Retina, luminoso il doppio rispetto agli altri modelli. C’è un tasto Azione da personalizzare e lo smartwatch – che da un paio di mesi, con l’arrivo di app rivoluzionarie come la Oceanic+ – garantisce 36 ore di autonomia (con un’impostazione a basso consumo le estende a 60). Tre microfoni integrati, resistente all’acqua fino a 40 metri di profondità, è progettato per chi vuole superare i limiti: basti pensare al Gps di precisione a doppia frequenza e ovviamente tutte le funzionalità garantite da watchOS 9 come “Torna sui tuoi passi” o i sistemi di emergenza. Al solito, Apple non fa nulla di nuovo ma lo fa meglio, mettendo tutto insieme e semplificando l’uso, armonizzandolo a un ecosistema condiviso senza eguali. Costa 1.009 euro.
A spasso nel metaverso col Meta Quest Pro
Il metaverso di Mark Zuckerberg è ancora una scommessa (che a dirla tutta non convince troppo gli investitori). Ma la puntata è ormai piazzata ed è fatta di miliardi di dollari investiti ogni anno sul fronte della realtà immersiva. Per viverla a pieno serve però che i dispositivi che danno accesso siano sufficientemente diffusi: Quest Pro è il visore di punta lanciato pochi mesi fa dal colosso californiano. È dotato di caratteristiche innovative come i sensori ad alta risoluzione che consentono esperienze di mixed reality a colori, lenti pancake di nuova generazione, display Lcd avanzati che offrono immagini nitide. Ed è il futto di linee che puntano a un design più confortevole, completo di regolazione guidata della vestibilità e tracciamento degli occhi e delle espressioni facciali naturali per una migliore presenza sociale. Costa 1.800 euro: non proprio un gadget popolare. Ma da questo tipo di dispositivi passa la forma che avrà il futuro di un pezzo di internet e di vita digitale.
Lo spazzolino si fa intelligente, Oral B iO Series 10
Uno spazzolino elettrico può fare la “storia” dei gadget di un anno? Forse sì, se porta funzionalità inedite in un settore di solito lontano da certe innovazioni: è quella la dinamica che ci interessa. La serie 10 degli Oral B iO lo fa in modo molto efficace. Offre la guida dal vivo su sei zone di spazzolatura grazie allo Smart Charger, con consigli personalizzati che, grazie all’intelligenza artificiale e alla mappatura tridimensionale della dentatura, spiegano come, quando e dove spazzolare. In più, combina la testina rotonda dello spazzolino Oral-B con micro-vibrazioni. Costa 499 euro.
L’essenzialità dello Nothing Phone (1)
Nothing, fondata da Carl Pei, già co-fondatore di OnePlus e fra gli imprenditori più innovativi nel mondo mobile, ha svelato quest’anno una serie di prodotti basilari ma raffinati. Puntano all’essenziale senza trascurare le caratteristiche tecniche. Nel tentativo di innovare con meno: less is more. Ed è ugualmente tech. Phone (1) è uno smartphone senz’altro sui generis, per molti la sorpresa del 2022. Sistema operativo minimal e fluido battezzato Nothing OS, un design che si riallaccia a iPhone ma incorporando una serie di led nella parte posteriore che indicano chi sta chiamando, segnalano le notifiche delle app, lo stato di ricarica e altro ancora; 8GB di Ram, 256 di memoria, display Oled da 6,55 pollici a 120 Hz, doppia fotocamera da 50 MP e processore Snapdragon 778G+. Prezzo killer: circa 490 euro. Un vero gadget alternativo che, in qualche modo, rimarrà nella storia.