Sviluppato da SNK Corporation, il titolo è l’ultimo di una serie sbocciata negli anni ’90
La differenza tra la vittoria e la sconfitta è una questione di centimetri, parafrasando uno dei discorsi da coach più belli di tutti i tempi (se non vi viene in mente, guardate Ogni maledetta domenica). Vale nel football, nella vita e perfino nei combattimenti all’ultimo sangue. Ci stiamo ovviamente riferendo a qualcosa di molto sicuro che abbiamo provato in console, dove la bellezza di un picchiaduro vecchio di trent’anni si è manifestata in tutta la sua prepotenza. Samurai Shodown, sviluppato da SNK Corporation, è disponibile anche su Xbox Series X/S, dove i gamer e appassionati dei titoli da combattimento potranno riscoprire un titolo che si è fatto le ossa ed è ancora pronto a sorprendere con tutte le sue strategie per vincere e mettere a terra l’avversario.
Leggi anche: River City Girls su Nintendo. L’amore vince sempre sull’odio
Samurai Shodow: l’evoluzione della serie
Non si può rimanere neutrali di fronte al fascino della cultura giapponese e alla sua capacità di spiaccicare nella nostra mente l’immagine del combattente samurai, pieno di onore e coraggio. Samurai Shodown pesca a piene mani dal mondo nipponico, offrendo ai giocatori 16 lottatori, ciascuno con la propria stazza e punto di forza. Gli appassionati della serie sbocciata nel 1993 troveranno che le meccaniche di Samurai Shodown sono state migliorate, basandosi su quanto di molto buono gli sviluppatori avevano già proposto in Samurai Shodown 2. Realizzato in cel–shading, il videogioco ha in serbo tutto l’armamentario di combo, mosse ed effetti speciali che potenziano al massimo l’esperienza arcade.
Leggi anche: Shing!, da una startup polacca l’innovazione ninja su PS4
Difesa o attacco?
Come vi abbiamo anticipato all’inizio di questa recensione, la pazienza e la misura nel combattimento faranno la differenza tra la vittoria e la sconfitta. Samurai Shodown non è un titolo in cui si combatte sempre all’arrembaggio. Da sempre infatti la serie si è differenziata con un combat system che premia la difesa, il tempismo e la capacità di azzerare la barra della vita avversaria anche con una sola semplice ma letale mossa giocata al momento opportuno. In tutto questo non bisogna dimenticarsi della Furia Massima e l’Esplosione di Furia che renderanno il terreno di combattimento, per pochi istanti, un inferno in terra (e saremo noi a governarlo).
Leggi anche: Cobra Kai: The Karate Kid Saga Continues. Il picchiaduro vecchia scuola
Consiglio ai novellini: partire dalle basi
Chi si approccia a Samurai Shodown senza aver mai giocato a nessun altro titolo della serie ha a disposizione un ricco tutorial che parte proprio dalle basi, dove apprendere movimenti, mosse, schivate e parate necessarie per scendere in battaglia. Non prendete questi passaggi troppo alla leggera, perché una volta iniziata la storia il livello di difficoltà punta sempre di più verso l’alto e i boss non sono tipi facili da abbattere. Il titolo offre sia un’esperienza online, sia in locale. La storia è un viaggio che vi suggeriamo di compiere, per seguire in maniera ordinata l’evoluzione del vostro eroe alle prese con avversari sempre più temibili.