L’annuncio è stato fatto a Next Generation
Abraham Lincoln diceva “Il miglior modo per predire il tuo futuro è crearlo!”. Questa l’atmosfera creativa ed imprenditoriale che si respirava alla due giorni, organizzata il 15 ed il 16 Ottobre da Talent Garden a Roma Ostiense, su “Next Generation – The Italian Innovation Society”. Ma soprattutto c’è stato un annuncio strategico per il futuro del Sistema Sportivo ed Innovativo Italiano.
Prima di focalizzarci sullo sport, serve un contesto, una leadership ed un eco-sistema. La testimonianza di Enrico Resmini, Amministratore Delegato di CDP Venture Capital – Fondo Nazionale Innovazione Sgr (Cassa Depositi e Prestiti/CdP) va in questa direzione ed è propedeutica (anche allo sport). Il Fondo è partito a gennaio 2020, ha da poco lanciato il Piano Industriale 2020-2022 ed ha una cifra importante 1 miliardo Euro che serviranno da “impulso, sostegno, sviluppo e accelerazione di eco-sistema”.
Resmini, che aveva identificato le startup come “polmone fondamentale per reinventare l’Italia” in una precedente intervista, ha una incrollabile e professionale fiducia nell’eco-sistema italiano, trainato dalla spinta del Governo e di CdP. Instancabile la volontà di spiegare, contagiosa la sua energia positiva e forte la concettualizzazione su dati e numeri. Questa è l’Italia che vorrei…e che esiste. O almeno che pensa italiano con orizzonti europei ed internazionali.
Un acceleratore per Startup Sportive
Ma che c’azzecca questo con lo sport – e come si collegano sport, startup e innovazione? C’azzecca, perché – anche se è passato nel silenzio giornalistico di questi giorni – Vito Cozzoli, Presidente e Amministratore Delegato di Sport e Salute (società/braccio operativo dello Stato per lo sport di base), ha fatto un annuncio speciale che va in questa direzione. Il suo intervento era intitolato – non a caso – “Sport Revolution”.
Si legge sul sito di Sport e Salute l’annuncio: “Stiamo mettendo in piedi l’acceleratore di startup legate all’attività fisica e alla salute più grande di Europa. Lo facciamo in collaborazione con il Fondo Innovazione di Cdp e con Startupbootcamp. Attraverso una gara sarà aperto a proposte da tutto il mondo, ma la testa e il braccio saranno a Roma, in un campus dentro il Parco del Foro Italico. Vogliamo internazionalizzare il Made in Italy”.
Nell’assemblea di Talent Garden, Cozzoli ha spiegato come “Sembra una contraddizione ma non lo è: io sono affezionato allo sport di base, ma forse tutto questo oggi non basta, è necessario un cambio di passo attraverso innovazione e digitalizzazione…Al MISE negli ultimi 5 anni [dove Cozzoli fu Capo di Gabinetto di due Ministri] è stato fatto un grande sforzo per sostenere una crescita startup-friendly e per l’innovazione nel nostro Paese”. Cozzoli ha parlato dell’anima sociale di Sport e Salute (la mission della Società è “promuovere la dimensione sportiva, sociale, umana e nuovi stili di vita” e senza dubbio creare un “incubatore di stili di vita per il Paese” – e un aiuto in ambito sanitario – va in questa direzione), ma non ha nascosto le ambizioni di valorizzare la sport industry, un progetto che si ispira fortemente alle linee guida del Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora, e che troverà realizzazione a breve [oltre all’annuncio, ci aspettiamo a breve una presentazione vera e propria dell’iniziativa]. Cozzoli dice che “saranno studiate 500 startup e 10 verranno portate al Foro Italico per creare una capitale europea dello Sport Tech e per dare risposte al mondo sportivo”.
Poco era trapelato ad oggi. Si leggeva sull’Action Plan 2020-2022 di Sport e Salute (e da un’intervista di Cozzoli a Il Sole 24 Ore) che Sport e Salute avrebbe creato “un incubatore e acceleratore di impresa start up sport-tech”, lo “Start-Up Accelerator & Innovation Hub Dedicato Allo Sport E Al Benessere”, “il primo Start up Accelerator e Innovation Hub dedicato allo sport e al benessere in Italia” (dimenticando – forse – che esistono già Spin Accelerator Italy, un acceleratore pubblico di Trentino Sviluppo, Università di Trento e Hype Sport Innovation di base a Rovereto in Trentino, già identificato come best practice da “Smart Cities & Sport”; e WyLab, un acceleratore privato di base a Chiavari in Liguria), perché lo Sport rappresenta un settore trainante dell’economia italiana (12,5 M di atleti tesserati, 35k imprese, 330k addetti, 15 Mld di € di fatturato, oltre il 2% del PIL). Questo “supporterà il lancio di 10-15 nuove start-up accelerate all’anno su un orizzonte di 3-4 anni; favorirà la collaborazione dei principali attori dell’ecosistema (Federazioni Sportive Nazionali, Organismi Sportivi, Squadre, Aziende, Sponsor Istituzionali, Investitori) e fornirà, mediante il Fondo Acceleratori e altri partner, le risorse finanziarie non solo nella fase di accelerazione, ma anche in quelle successive per permettere alle aziende di crescere e raccogliere capitali da altri investitori istituzionali”.
Purtroppo partiamo con gap digitali. Cambierà questo forse con il Next Generation EU? Cambierà questo con la “Sport Revolution”? Forse, l’impressione è che non bastano le promesse per cambiare un Paese, ma notizie come questa ed eventi come Next Generation @ Talent Garden possono dare la spinta verso un nuovo orizzonte europeo.
Per chi fosse interessato, rifletteremo di “Sport e Innovazione” in un seminario digitale/webinar di una giornata presso la Scuola dello Sport il 17 Novembre, organizzato in partnership con Trentino Sviluppo. Maggiori informazioni (programma ma anche sulla registrazione per questo one-day webinar) sono consultabili presso questo sito.