Un gestionale per salvare i robot da un mondo in rovina. Divertente, colorato e impegnativo: chi ama i city builder si appunti il titolo
Di solito una saga sceglie a monte il proprio genere di appartenenza – sparatutto, GDR, etc – e poi lo segue fino a che il sipario non si chiude. Ecco perché la storia di SteamWorld è particolare: questa IP ha infatti sperimentato più generi e in questo sesto esemplare va ad accontentare gli appassionati dei gestionali con una missione piena di sfide e obiettivi da portare a termine. La trama non è nulla di che, ma è ben sceneggiata fin dalle battute iniziali. Il pianeta è in serio pericolo e l’unica salvezza per chi vi rimane è costruire un razzo ed esplorare nuovi pianeti (un approccio molto muskiano, dobbiamo ammetterlo). Non parliamo di persone, ma di robot, automi, con i quali però si solidarizza alla svelta. Grazie al ritrovamento di un computer logorroico il futuro non è più così spaventoso e se sarete in grado di scavare e organizzare i lavori al meglio tutto volgerà al sereno. Vediamo insieme cosa offre SteamWorld Build.
Sviluppato da The Station, SteamWorld Build ha mantenuto la caratterizzazione grafica peculiare della saga. Tutto è davvero ben curato, con uno stile cartoon buffo e dai colori brillanti. Il mondo all’inizio apparirà desolato, ma altrimenti non poterebbe essere: va costruito infatti un avamposto per dare il via ai lavori e, come in tutti i gestionali, far sì che sempre più persone – in questo caso robot – arrivino per dare una mano.
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Una volta che la mappa inizia a infittirsi di costruzioni e infrastrutture, il colpo d’occhio di SteamWorld Build è davvero notevole. La vivacità delle strade e dei marchingegni tecnologici è un piacere per gli occhi, ma tutta questa operosità va tenuta sempre sotto controllo, impartendo ordini e facendo in modo che tutti siano soddisfatti e di buon umore.
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Oltre a occuparsi di quel che accade sul pianeta, il gamer deve industriarsi anche per ottenere risultati sottoterra, nella miniere, dove bisogna ricavare quel materiale e le risorse necessari a costruire il razzo per abbandonare il pianeta e mettersi in salvo. In questo scenario decisamente meno luminoso bisogna destreggiarsi tra compiti e minacce.
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Nel complesso SteamWorld Build è un prodotto non adatto al casual gamer, perché come tutti i gestionali richiede un patto: impegno in cambio di soddisfazione e risultati tangibili. Riuscirete a costruire una civiltà operosa, convincendo i coloni a raggiungervi per sognare un futuro migliore altrove?