Un titolo che da mobile atterra su next gen. Chi ha voglia di diventare il mago delle pozioni?
KEMCO non si tira mai indietro quando si tratta di spedire uno dei propri titoli mobile in console o su PC. Sotto mano ce ne sono capitati davvero tanti e, a onor del vero, non tutti indimenticabili. In The Smile Alchemist, disponibile anche sulla next gen, vestiamo i panni di Nayc, un giovane il cui sogno nel cassetto è diventare il più grande alchimista di tutti i tempi. Se fosse bravo in partenza, la storia non meriterebbe di essere giocata. E, infatti, piccolo spoiler, il ragazzo è un’autentica frana con le pozioni.
Il porting ci sembra ben riuscito, anche se The Smile Alchemist mantiene quell’impostazione mordi e fuggi del mobile gaming. Una volta raggiunta la cittadina di Porta Kolta, ha inizio la sua carriera verso l’Olimpo degli alchimisti. Sul suo percorso incontra subito alcuni personaggi, come il sindaco.
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Sulla trama del titolo anticipiamo soltanto che il canovaccio si mantiene su una leggerezza abbastanza banalotta. In compenso il gameplay è arricchito da una notevole quantità di dialoghi con gli NPC, personaggi di un mondo dove non ci sono grossi pericoli. A livello grafico The Smile Alchemist è un prodotto evidentemente retro, con disegni dalla discreta personalità.
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Purtroppo la meccanica del gioco inciampa in un rischioso loop di attività, che costringono il gamer a spostarsi in maniera ripetitiva tra taverna, casa e negozio. Come simulatore di alchimia non è sicuramente il migliore che abbiamo testato in console.
Nel pentolone alchemico non c’è molto da fare se non disporvi gli ingredienti e attendere che il mix faccia effetto, dando vita alla pozione desiderata. Una volta terminata saranno gli avventori ad acquistarla nel negozio, dandoci in cambio denaro che ci permetterà di proseguire nell’avventura. The Smile Alchemist è essenziale e anche abbastanza breve. In ultima analisi un simulatore che resta su una sufficienza stiracchiata.