Il 2019 è stato l’anno di svolta per l’app cinese, che continua a crescere in tutto il mondo e allarga gli orizzonti lanciando un servizio di streaming musicale
Jessica Brugali e Gabriele Vagnato, come anche Daniele Davì e Cecilia Cantarano, sono molto probabilmente nomi che non dicono nulla al grande pubblico: perfetti sconosciuti assai noti, invece, a figli, cugini e nipoti. A far la differenza è TikTok, l’universo dove si ritrovano i giovani tra i 16 e i 25 anni, con numerose eccezioni al ribasso e, sempre più spesso, anche al rialzo: perché il fenomeno dell’anno ha rotto gli argini e sconfinato nel mondo dei trentenni, annoiati dalla ripetizione delle dinamiche di Facebook e Twitter, e attratti invece da clip divertenti e slegate da collegamenti o temi del giorno che si moltiplicano sull’applicazione nata in Cina e oggi presente in 150 paesi e disponibile in 75 idiomi differenti.
L’anti-Facebook?
Che il 2019 sia stato l’anno di TikTok è indubbio perché, al di là delle bocche cucite di ByteDance (la società cinese che ha creato la piattaforma mettendogli le ali nel 2017 con l’acquisito di Musical.ly, con un esborso superiore ai 700 milioni di euro), la diffusione globale che ha riscontrato nel corso dei mesi non ha eguali: tanto da aver insidiato anche la piazza virtuale più popolata del web, con Mark Zuckerberg che si è affrettato a porre rimedio lanciando l’app Reels (per ora in fase di test, circoscritto al Brasile) al fine di consentire agli utenti Instagram di firmare brevi video inserendo un brano musicale. E la forza di TikTok sta proprio nel suo stile diverso dall’omogeneità dei social media, così come nella capacità di ampliare le funzioni, coniugano divertimento e intrattenimento.
Lo streaming musicale
L’ultima mossa a tema si chiama Resso, applicazione per l’ascolto di musica in streaming disponibile per ora solo in India (in fase di test), uno dei mercati più grandi di TikTok. A differenza delle altre app dedite allo stesso servizio, in questo caso all’ascolto si aggiunge la possibilità di vedere in tempo reale i testi delle canzoni, commentare le tracce, creare video e gif con canzoni in sottofondo, a fronte di un abbonamento mensile di circa 1,70 euro (prezzo che sarà livellato tra i vari mercati: se e quando l’app sarà fruibile in Europa e negli Stati Uniti).
Il successo in Italia
Un altro elemento che induce alcuni analisti a considerare TikTok un avversario con il potenziale per sfidare Facebook è la rapida ascesa che ha registrato in tanti paesi. Guardando in casa nostra, ad esempio, si parla di una piattaforma su cui vengono caricati 236 clip al minuto, con i picchi di danze, meme e video virali coincidenti con l’orario del pranzo (12:30-14) e la sera dopo le ore 20. L’idea migliore per capire cosa sia, come funzioni e quali meccanismi mette in moto TikTok è comunque guardare i video condivisi sull’app: qui sotto ci sono i cinque più popolari tra il pubblico italiano.
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Oltre alla semplicità e immediatezza del mezzo, uno dei parametri che più cattura gli utenti è la varietà di filtri – dettaglio primario per i creator che vogliono esaltare i propri video – anche se in generale l’opzione più utilizzati è stata il Senza Filtro, con la rinuncia all’artifizio tecnico in favore della naturalezza. Il bianco/nero, la moltiplicazione degli schermi e il selfie sono invece le alternative più gettonate per dare un tocco di fantasia alle clip. Queste ultime hanno permesso, come abbiamo visto in precedenza, a dei ragazzi curiosi ma sconosciuti di affacciarsi al grande pubblico: ma lo sbocciare della piattaforma ha portato presto molti volti noti a puntare su TikTok per mantenere un filo diretto con i fan. Tra le celebrità italiane Fiorello è il leader assoluto, seguito da Michelle Hunziker, Aurora Ramazzotti (figlia della conduttrice italo-svizzera) e Marco Montemagno, mentre tra le stelle internazionali più seguite in Italia svetta Will Smith, che precede Myles Cyrus e Dwayne “The Rock” Johnson.