La piattaforma, confortata dai numeri dell’esperimento torinese con oltre 1.500 ordini, lancia la scalata nostrana e l’espansione del progetto ad altri prodotti
Fine dei test a Torino, pronti al decollo verso altre città italiane. Tobevy, marketplace che aggrega ordini di acqua e bevande all’interno di una stessa area geografica, serve a risparmiare tempo, denaro e fatica nei rifornimenti di questi prodotti. Un mercato importante, specialmente in Italia che rappresenta un’anomalia europea: sono infatti 49 milioni gli italiani che bevono acqua in bottiglia, otto in più rispetto a 20 anni fa.
Secondo una recente indagine del Censis, il 79,7% ne beve almeno mezzo litro al giorno, contribuendo a fare dell’Italia il Paese che nel Vecchio Continente detiene il primato nel consumo individuale di acqua in bottiglia: in media 206 litri pro-capite all’anno.
Come nasce Tobevy
L’idea di Tobevy è fioccata nel collegio universitario Einaudi di Torino, ormai tre anni fa. Due studenti erano soliti raccogliere ordini di acqua di tanti altri colleghi per fare un unico grande ordine dal distributore locale e strappare così uno sconto. Visti gli ottimi risultati, hanno iniziato a lavorare alla piattaforma per estendere il progetto e sfruttare al meglio la forza della logica del gruppo d’acquisto: quegli studenti erano Paolo Gorgoglione e Antonio D’Amore, che due anni dopo (luglio 2017) hanno appunto fondato Tobevy.
I numeri, seppure contenuti, lasciano immaginare enormi margini di crescita. Nei primi sei mesi di attività si sono registrati oltre 2.500 utenti che hanno effettuato 1.200 consegnati per un totale di oltre 16mila prodotti. Gli ordini sono stati aggregati al 98%, con cinque utenti come dimensione media dei gruppi di acquisto.
Come funziona
Ma come si usa Tobevy? Basta inserire l’indirizzo della propria abitazione sul sito www.tobevy.it per poter verificare se altri utenti di zona abbiano già ordinato: selezionando la stessa data e fascia oraria di consegna, la spesa viene aggregata e si crea un gruppo di acquirenti. Il prezzo dei prodotti varia ovviamente in relazione al numero di ordini all’interno di uno stesso gruppo: maggiori le quantità ordinate, maggiore sarà lo sconto.
La consegna ai clienti è gratuita e, grazie all’ordine collettivo, si riduce molto anche l’impatto ambientale del processo logistico dell’aggregazione della consegna. Così i numeri positivi del periodo “test” su Torino hanno convinto i ragazzi a programmare un’estensione del servizio ad altre realtà territoriali: Roma, Milano e Bologna sono nel mirino e, in generale, l’obiettivo è raggiungere le principali città italiane entro il 2019. Al contempo aumentando l’offerta e offrendo non solo le bevande ma tutti i prodotti tipici di un supermercato.
“Al giorno d’oggi amiamo condividere online praticamente tutto: dalle foto ai viaggi – spiegano Gorgoglione e D’Amore – Con Tobevy sarà un piacere condividere anche la spesa, per ottenere un vantaggio economico ed aiutare l’ambiente. Sharing is caring!”.