Il genere ha fatto finalmente il salto con la next gen?
Tra le nicchie videoludiche che ci piace sondare, c’è anche quella degli huntingsimulator, i titoli che simulano più o meno bene la caccia. In console l’esperienza venatoria deve sì considerare balistica e specifiche delle armi, ma talvolta perde per strada il lungo e paziente viaggio che ci porta a pochi metri da un cervo. In Way of the Hunter, disponibile soltanto sulle console next gen come Xbox Series X/S, la promessa degli sviluppatori di THQ Nordic è quella di rinfrescare il genere, con un’esperienza open world che non metta in secondo piano i percorsi tra boschi e strade sterrate.
Way of the Hunter si gioca in prima persona, nei panni di un giovane cacciatore che ha sì una storia alle spalle, non imperdibile se dobbiamo essere sinceri. C’è senz’altro il richiamo forte della wilderness, la natura selvaggia che ridimensiona l’uomo rispetto alla natura e agli altri animali, verso cui portare anzitutto rispetto. Sono due le mappe, decisamente estese, che si possono esplorare in libertà: una negli StatiUniti e l’altra in Europa, con scenari di gioco che si estendono per 140 chilometri quadrati ciascuno.
L’esplorazione avviene senz’altro a piedi, ma il cacciatore di Way of the Hunter è dotato anche di un veicolo fuoristrada, ideale per godersi il viaggio e, perché no, qualche momento di spensieratezza all’aria aperta. L’esperienza di guida fa il suo mestiere e l’abbiamo comunque apprezzata per la sua versatilità. Ma passiamo al cuore pulsante dell’esperienza: la caccia. Way of the Hunter offre un arsenale ricchissimo di armi, bocche di fuoco che nei dettagli rispettano gli originali e che su nextgen fanno senz’altro fare un salto di qualità visiva al genere.
A livello di balistica siamo nel campo del realismo più spinto, con un’attenzione non soltanto alla fisica dei proiettivi, ma anche ai limiti umani. Trattenere ilrespiro diventa necessario per ridurre il più possibile ogni sbavatura al proiettile. Se il colpo va a buon fine non resta che raccogliere la preda e in questa ultima fase gli sviluppatori si sono sbizzarriti, andando ben oltre la semplice sensazione di conquista.
La schermata si riempie infatti di una esaustiva serie di informazioni sull’animale cacciato, andando nello specifico. Si comincia dalla shotdistance, sulla quale potremo misurare e apprezzare i nostri miglioramenti durante il gioco. Insomma, c’è molto da fare in un contesto videoludico ricco di esperienze. Non ci resta che celebrare i passi avanti fatti con Way of the Hunter verso una nuova esperienza di cacciatori in console.
Giornalista professionista, 33 anni. Mi occupo di tecnologia e innovazione su StartupItalia con interviste e approfondimenti. Collaboro con Blum e Rivista BC. Modero e conduco eventi sul mondo tech
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