Acquisita da General Motors nel 2016 per 1 miliardo, l’azienda diventa operativa in tutta la città, giorno e notte
A San Francisco hanno cominciato con le prime corse gratis nel 2021, poi Cruise ha esteso sempre di più il servizio fino a farlo diventare continuo, h24 in tutta la città californiana. Stiamo parlando dell’ex startup americana acquisita da General Motors nel 2016 per circa 1 miliardo di dollari. La sua tecnologia di guida autonoma si sta facendo notare, soprattutto grazie ai social dove diventano virali i video di persone che vengono prelevate da un’auto senza pilota e accompagnate a destinazione senza che nessuno stia al volante. Negli USA Cruise è attiva anche a Phoenix e Austin e in totale conterebbe su una flotta di circa 240 robotaxi, fatti circolare finora in contesti urbani poco trafficati e spesso nelle ore notturne.
Well folks, we did it. I have been waiting for this day for almost 10 years.
I am proud to announce @Cruise is now running 24/7 across all of San Francisco!
This is a pivotal moment for our business.
Let me tell you why 👇(1/6) pic.twitter.com/UqCMgozrWX
— Kyle Vogt (@kvogt) April 25, 2023
Da anni il dibattito sulla guida autonoma spazia dall’entusiasmo ai legittimi timori. Cruise è comunque una delle poche società ad aver ottenuto l’autorizzazione per poter trasportare passeggeri senza che ci sia un guidatore che possa assistere la self driving car in caso di necessità o pericolo. Altre aziende impegnate su strada sono Waymo (di Google), Zoox (di Amazon), Nuro e la cinese WeRide. In un post su Twitter, il Ceo di Cruise Kyle Vogt ha festeggiato un traguardo atteso da 10 anni, parlando di un «momento cruciale» per questo tipo di innovazione.
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La guida autonoma secondo diversi esperti ha ancora diversi nodi da sciogliere, a cominciare da quello normativo. La tecnologia, come spesso accade, è pronta e sicura prima che i paesi siano in grado di accoglierla. Sono diverse le società automotive impegnate su questo fronte per rendere ad esempio i camion a guida autonoma: è il caso di Volvo che sta lavorando con la startup Aurora. Ma c’è dell’altro: la logistica a guida autonoma vede attivi anche altri grandi player, come Walmart.