Ispace è la startup giapponese che ha sognato di diventare la prima azienda privata del Paese a effettuare un atterraggio sulla Luna, dopo il primo tentativo fallito nel 2023. Ma anche questa volta non ci è riuscita. L’azienda di Tokyo ha spiegato che il lander Resilience ha impattato con la superficie lunare dopo non aver rallentato a sufficienza durante la discesa. «Siamo determinati a raggiungere il più rapidamente possibile le aziende statunitensi che hanno già compiuto l’impresa», ha dichiarato l’amministratore delegato, Takeshi Hakamada in una conferenza stampa.
Che cosa riesce a fare Resilience?
Resilience, che trasportava un rover e attrezzature per effettuare esperimenti, è decollato da Cape Canaveral, in Florida, il 15 gennaio come parte di una missione per raggiungere l’emisfero settentrionale della Luna. Secondo le rilevazioni fornite, ha tentato l’atterraggio alle 4:17 di venerdì in Giappone (21:17 in Italia) ma tuttavia, dopo la sequenza di atterraggio, il centro di controllo della missione non è riuscito a stabilire una comunicazione con la navicella. «Alle 8:00 del 6 giugno 2025, i controllori della missione hanno stabilito che è improbabile che le comunicazioni con il lander vengano ripristinate – ha dichiarato Ispace – Ed è stato deciso di concludere la missione».
Il primo tentativo di Ispace
Come accennato, già due anni fa Ispace tentò di raggiungere l’emisfero settentrionale della Luna, precisamente nell’aprile 2023. Ancora prima ci aveva provato con un’altra navicella spaziale, ma il progetto era andato in fumo. L’azienda statunitense Intuitive Machines è poi diventata la prima azienda privata al mondo a inviare con successo un veicolo spaziale sulla superficie lunare nel febbraio 2024.
Il lander lunare dell’azienda statunitense Firefly Aerospace lanciato a gennaio a bordo dello stesso razzo del Resilience di Ispace, ha toccato la Luna il 2 marzo. Per raggiungere la superficie ha seguito un percorso diverso da quello del lander di ispace.
Chi è Takeshi Hamada
Dopo un master in Ingegneria Aerospaziale presso il Georgia Tech, dove si è occupato della progettazione concettuale di sistemi aerospaziali di nuova generazione, dal 2010 Takeshi Hamada mentre lavorava per una società di consulenza gestionale, ha lavorato part-time alla guida del team giapponese HAKUTO, risultando uno dei finalisti del concorso Google Lunar XPRIZE, e ha cambiato la gestione del team in ispace, Inc. Come fondatore e CEO di ispace, Takeshi ha raccolto fondi record per l’azienda e ora guida un programma multinazionale di esplorazione lunare commerciale, noto come HAKUTO-R. Attivo sostenitore dell’industria spaziale commerciale, sta guidando Ispace verso una sfida continua per consentire agli esseri umani di stabilire un ecosistema sostenibile tra la Terra e la Luna, liberando l’utilizzo delle risorse spaziali.