Negli ultimi anni, la presenza femminile nelle discipline STEM è aumentata a livello europeo e nazionale, sino ad arrivare, secondo i dati di Eurostat, a rappresentare circa il 52% della forza lavoro complessiva nel settore in Europa, e il 31% in Italia nel 2023. Eppure, nel campo della space tech, la presenza delle donne è ancora significativamente inferiore rispetto a quella degli uomini: negli Stati Uniti, nel 2021 solo il 13,4% della forza lavoro in ambito aerospaziale era composta da donne mentre, in Italia, nel 2019 su 500 imprese della Space industry (con media 85 dipendenti) la percentuale di donne impiegate era inferiore al 10% nel 63% dei casi. Inoltre, meno del 10% dei piloti è donna (- 7% se si escludono le studentesse) e dall’inizio delle missioni, su 600 astronauti, solo 72 donne sono andate nello spazio. I risultati emergono da una ricerca redatta da AIKO, scaleup torinese che sviluppa software avanzati basati su Intelligenza artificiale e automazione per applicazioni spaziali.
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Donne e STEM, quanto incide ancora il gender gap?
«Nel settore aerospaziale, durante gli eventi istituzionali di alto profilo, la maggioranza dei partecipanti è composta da uomini – spiega Ilaria Cinelli, Senior Institutional Business Developer di AIKO – Un esempio evidente sono gli O, ancora, l’idea che l’educazione di genere sia utile solo alle ragazze: al contrario è fondamentale educare maschi e femmine, affinché crescano consapevoli delle discriminazioni. La formazione, inoltre, non dovrebbe limitarsi a studenti e studentesse: è necessario che chi lavora già nel settore sviluppi una sensibilità sul tema, così da arrivare a scardinare pregiudizi e ostacoli professionali che impediscono alle donne di raggiungere posizioni di leadership nella space industry». Sempre secondo la ricerca di AIKO, le donne nelle materie STEM studiano di più dei maschi all’università, ma trovano meno lavoro. Sebbene siano più brave dei colleghi, le laureate sono ancora poche e con qualche difficoltà nell’impiego professionale: a cinque anni dal conseguimento del titolo, il tasso di occupazione femminile è del 90,9% contro il 94,1% di quello maschile.