Dopo la richiesta di rimozione di un video di un presunto attacco terroristico su X, Elon Musk si è scagliato contro il commissario per la sicurezza elettronica australiano. Al centro della polemica, l’ordine da parte del tribunale dell’Australia che ha chiesto a X di rimuovere il filmato di un presunto attacco terroristico a Sydney. Ma Musk non è d’accordo e ha affermato che la sentenza rappresenta la volontà di controllare “l’intero Internet”.
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La sentenza del tribunale australiano
Durante un’udienza notturna, la Corte Federale australiana ha ordinato a X di nascondere temporaneamente i post che mostravano il video dell’aggressione da parte di un ragazzo verso un prete assiro durante una messa nella chiesa di nella chiesa di Wakeley. L’aggressore si è scagliato contro il vescovo Mar Mari Emmanuel che stava pronunciando un sermone trasmesso anche in diretta streaming. Secondo Sky News Australia, sono 4 le persone rimaste ferite nell’attacco, tutte ricoverate per ferite da taglio. Il video dell’aggressione è stato condiviso sui social media, compreso X. Nonostante la società guidata da Elon Musk abbia affermato di aver già bloccato i post degli utenti australiani, il commissario australiano per la sicurezza elettronica sostiene che il contenuto debba essere rimosso poiché mostra violenza esplicita. «Il commissario della sicurezza elettronica australiano (un funzionario non eletto) pensa che dovrebbe avere giurisdizione su tutta la Terra?», ha scritto Musk in un post.
«L’idea che qualcuno vada in tribunale per il diritto di pubblicare contenuti violenti su una piattaforma mostra quanto Musk sia fuori dal mondo», ha affermato il primo ministro australiano, Anthony Norman Albanese, all’Australian Broadcasting Corp.