Non è un segreto che terroristi e criminali utilizzino i social network. La situazione per X è tuttavia un pelo più imbarazzante dal momento che Elon Musk ha introdotto un abbonamento a pagamento per quegli utenti che vogliono la spunta blu (e di conseguenza una spinta in termini di engagement da parte dell’algoritmo). Tra questi profili ci sarebbero anche rappresentanti di Hezbollah e di altre organizzazioni definite come terroristiche dalla legge statunitense.
X viola le sanzioni USA?
A denunciarlo è la non profit Tech Transparency Project, secondo cui X starebbe violando le sanzioni statunitensi imposte ad alcuni Paesi, dal momento che accetta pagamenti da parte di gruppi terroristici. Tra i profili con spunta blu ci sarebbe anche quello di Hassan Nasrallah, segretario generale di Hezbollah (da una rapida ricerca su X non abbiamo però trovato un utente corrispondente con profilo verificato).
Sempre l’associazione ha indicato altri profili sottoposti a sanzioni USA che su X avrebbero la spunta blu come la tv di Stato iraniana e la Tinkoff Bank russa. Della questione si è occupato anche Ars Technica, che ha ottenuto un commento da parte del social network di Musk: la piattaforma ha effettuato verifiche e potrebbe dunque aver già provveduto a oscurare profili o a deindicizzarli. Sempre X ha spiegato che la presenza della spunta blu accanto al profilo potrebbe non corrispondere a un abbonamento accettato.
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Musk e il free speech
La presenza di utenti problematici non è ovviamente un circostanza esclusiva di X. Tuttavia da quando ha acquisito Twitter nel 2022 per 44 miliardi di dollari Musk ha sempre dichiarato la propria aderenza al diritto al free speech: una delle prime conseguenze di questo approccio è stata la riabilitazione di profili bannati, uno su tutti quello dell’ex presidente USA Donald Trump, cacciato dopo i fatti di Capitol Hill del 6 gennaio 2021.
Un caso più recente di riammissione su X ha riguardato il controverso podcaster Alex Jones, tornato sul social dopo uno dei soliti sondaggi organizzati sul profilo di Musk nel quale il miliardario chiedeva un sì o un no alla riapertura del profilo. Tornando alla questione Hezbollah, mesi fa X è stato peraltro accusato dalla Anti-Defamation League di aver contribuito a diffondere online contenuti antisemiti.