L’ incontro di una delegazione di studenti con il presidente Pietro Grasso per raccontare come si vive nel Mezzogiorno d’Italia
Il 6 Giugno nell’Aula della Commissione Difesa del Senato a palazzo Madama, erano presenti circa 200 ragazzi provenienti da Bari, Locri, Napoli e Palermo hanno bussato alla porta del Senato, per assistere alla conferenza nazionale di “Crescere al Sud”. L’iniziativa è nata dall’alleanza di più di 40 organizzazioni e realtà nazionali e locali che lavorano per la promozione dei diritti dei bambini e degli adolescenti delle regioni del Mezzogiorno. Per un giorno hanno provato a raccontare le loro storie a chi, sembra non ascoltarli: “Essere giovani al Sud non è facile”.
Un ragazzo della Locride, si è rivolto al presidente del Senato, Pietro Grasso, con queste amare parole:
“A volte immagino come sarebbe stato vivere in un luogo diverso, magari in un luogo dove non bisogna farsi condizionare dagli orari del treno per costruire la propria vita sociale. Non credo di chieder troppo, chiedo solo di trovare un bus o un treno quando la mia migliore amica mi dice di volermi incontrare o quando ho voglia di fare un giro”.
CHE NE SARA’ DI NOI. Ogni mattina ti svegli e non sai ancora cosa ne sarà del tuo futuro. Hai dei sogni nel cassetto ed è probabile che siano destinati a rimanere lì, ma la nostra determinazione, la nostra voglia di crearci il nostro futuro, il desiderio di cambiare la realtà, di essere la parte attiva della società e non quella passiva, sono le uniche armi che abbiamo per non vivere una vita di precarietà, per avere certezze e dare certezze alle generazioni che verranno, per dare altre possibilità a chi finisce per strada pensando che la malavita sia l’unico modo per guadagnare soldi e rispetto”, ha spiegato una ragazza di Palermo.
LE STATISTICHE. Sono parole che vanno di pari passo con i dati: le opportunità per i minori nel Mezzogiorno sono sempre meno e più grande è il divario con il resto del paese e l’Europa: grave è la penuria dei servizi per la prima infanzia – solo il 2,5% dei bimbi presi in carico in Calabria, per esempio, a fronte del 26,5% in Emilia Romagna e al 33% dell’obiettivo Ue. La dispersione scolastica è a livelli di guardia con il 24,8% in Sicilia e Sardegna, il 21,8% in Campania, il 19,7% in Puglia e il 17,3% in Calabria a fronte della soglia europea del 10%.Circa 500.000 sono i minori in povertà assoluta, il 13,9% del totale dei minori che vivono al sud, con una crescita del 20% rispetto al 2011.
LA RICERCA. Durante la conferenza sono stati presentati diversi documentari: otto mesi di ricerche, foto, riprese, realizzate con l’aiuto di giornalisti professionisti. Spazi e angoli in abbandono di Bari ma anche luoghi recuperati della città, sono sfilate sotto gli occhi dei presenti all’evento a Roma, così come l’isolamento e le difficoltà dei collegamenti nella Locride, la vita nelle vie di Napoli, l’esperienza di abbandono della scuola e poi la “conversione” allo studio nelle parole dei giovani di Palermo.
Valerio Neri, Direttore Generale Save the Children Italia ha dichiarato:
“La crisi che colpisce l’infanzia del Mezzogiorno è sotto gli occhi di tutti ed è di una gravità senza precedenti. Per questo siamo tornati a chiedere al nuovo Governo e al Parlamento di ascoltare i ragazzi e le ragazze del Sud che raccontando la loro vita quotidiana esprimono sogni, speranze e una grande volontà di migliorare il proprio futuro e quello delle loro città”.