Arrivare prima di altri e fare la differenza. In fondo è questa la ricetta vincente di innovatrici e innovatori che battono sentieri inesplorati per spingersi oltre, realizzando vere e proprio Vite Straordinarie. Certo, ci vogliono competenze evolute, visione allargata, dedizione estrema, coraggio da vendere e una squadra che poi riesca a tirare la volata. Ma le storie che state per leggere e ascoltare su StartupItalia in questo mese di agosto racchiudono tutto questo e molto di più. Parte la nuova stagione di “Vite Straordinarie – Ritratti fuori dal comune”. Ogni lunedì, mercoledì e venerdì di agosto sul nostro magazine e sulle principali app di streaming troverete una nuova puntata della serie. Un racconto che declina le intuizioni geniali, i successi e gli errori compiuti nel percorso, le visioni e i consigli per abitare al meglio questo mondo dell’innovazione con coraggioUn longform scritto dalla redazione di StartupItalia con le firme di Alessandro Di Stefano, Chiara Buratti e Carlo Terzano. Ogni ritratto è accompagnato dalle illustrazioni di Giulio Pompei. E poi c’è un podcast da ascoltare con la voce del direttore Giampaolo Colletti, che ha supervisionato il progetto. Leggi l’incipit della nuova puntata e ascoltala su Spotify. Per saperne di più leggi il post di lancio.
«Dopo tre anni in una realtà in cui stavo crescendo mi sentivo quasi mancare il fiato in un paio di occasioni. Perché mi sembrava di non essere in controllo della mia carriera e di non fare la differenza». Farsi le domande e cercare le risposte. In fondo la chiave vincente è tutta lì. Mettersi in gioco, anche quando il gioco si fa più duro. Anche quando mancano le risposte, nonostante le domande. Ma le fragilità vanno affrontate di petto, ascoltate, comprese e solo dopo messe al tappeto. La vita straordinaria che stiamo per raccontare contiene tutto questo e molto di più. La voglia di resettare tutto e ricominciare da zero, l’intuizione geniale, il coraggio di provarci, riprovarci e riprovarci ancora. E alla fine farcela per davvero.
Ecco, questa è la Vita Straordinaria di Alberto Dalmasso. E lui la racconta proprio così, partendo dal suo periodo precedente a Satispay. Oggi Alberto è CEO dell’unicorno fintech tra i leader nel settore dei pagamenti svincolati dal sistema delle carte. Siamo in piazza Fidia, nel cuore di quella Milano nota nel mondo come Isola e raccontata dal Guardian come una delle dieci tappe imperdibili della città. Precisamente siamo a ovest di questo distretto che il mondo ha imparato a conoscere. Un tempo area difficile, oggi quartiere trendy caratterizzato da graffiti e stradine con boutique alla moda, alimentari bio, trattorie a conduzione familiare e iconiche caffetterie. Qui c’è l’headquarter di Satispay, la creatura co-fondata da Alberto Dalmasso. Ecco, se oggi possiamo pagare un caffè con lo smartphone lo dobbiamo proprio ad Alberto e ad altri suoi compagni di viaggio, tutti giovani imprenditori piemontesi.
Perchè Satispay è una startup a portata di app che di fatto ha consentito ai consumatori e agli utenti digitali di effettuare anche piccoli pagamenti grazie ai dispositivi mobili. E quanta strada ha fatto Alberto con la sua squadra. In tasca l’immancabile smartphone e un mercato da contaminare. Alberto Dalmasso, classe 1984, una laurea in economia e sei anni di esperienze in ambito commerciale. Poi nell’estate 2012 l’intuizione di Satispay, l’idea di licenziarsi e iniziare a fare le cose sul serio. Tutto è partito da un bisogno concreto, reale, per molti irrealizzabile: creare la possibilità di pagare anche piccole somme di denaro senza contante. Ma l’impossibile in alcuni casi diventa possibile. Questa è la storia di Alberto Dalmasso, una delle nostre Vite Straordinarie. E questo è il suo ritratto fuori dal comune.
Vite Straordinarie: la seconda stagione
- Alberto Broggi (Vislab)
- Danila De Stefano (Unobravo)
- Alberto Dalmasso (Satispay)
- Chiara Russo (Codemotion)
- Davide Dattoli (Talent Garden)
- Chiara Mugnai (Eoliann)
- Giovanni De Lisi (Greenrail)
- Claudia Laricchia (Smily Academy)
- Gaetano de Maio (Qomodo)
- Susanna Martucci (Alisea)
- Luca Ferrari (Bending Spoons)
- Valentina Recanati (511 Racing Team)
- Pierluigi Paracchi (Genenta)