Continua la campagna acquisti di Bending Spoons, la scaleup italiana che sviluppa app proprietarie. Come si legge su TechCrunch, l’azienda ha inglobato Brightcove, società quotata al Nasdaq, per una cifra di 233 milioni di dollari. Con questa operazione verrà delistata. Fondata a Boston nel 2004, è specializzata nella monetizzazione e nel marketing di contenuti video e si è quotata nel 2011. Quest’anno ha toccato la valutazione più bassa, 72 milioni di dollari. L’estate scorsa Bending Spoons ha acquisito WeTransfer e negli ultimi anni ha fatto lo stesso con Evernote e Meetup.
Bending Spoons: i piani su Brightcove
«Poiché il Consiglio ha considerato il percorso a lungo termine per Brightcove, abbiamo stabilito all’unanimità che questa transazione rappresenta la migliore opportunità per massimizzare il valore dell’azienda e fornire un valore in contanti convincente, certo e immediato ai nostri azionisti», ha dichiarato la presidente del consiglio di amministrazione di Brightcove Diane Hessan.
«Siamo lieti di dare il benvenuto a Brightcove nel portafoglio Bending Spoons – ha commentato Luca Ferrari, Ceo della scaleup -. Quando Bending Spoons acquisisce un’azienda, lo fa con l’intenzione di controllarla e gestirla a tempo indeterminato. Con questo in mente, siamo entusiasti di costruire sul forte lavoro dell’attuale team e di garantire che Brightcove prosperi per molti anni a venire». L’azienda italiana ha effettuato licenziamenti a seguito delle acquisizioni passate: è già successo con Filmic, Meetup, Evernote e WeTransfer.