Booncy, startup di performance marketing e Salesoar, che ha sviluppato una tecnologia per l’automatizzazione delle campagne di Search Engine Marketing, nate all’interno dell’ecosistema di Nana Bianca, hanno annunciato l’exit. Entrambe sono state acquisite da WeBravo, azienda che si occupa di digital couponing e affiliate marketing. Booncy e WeBravo saranno presenti sul palco di SIOS24 Florence.
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Che cosa fa Booncy
Booncy (ex Listupp) ha focalizzato le proprie competenze nell’ambito dell’affiliate marketing per il mercato dell’e-commerce. Inizialmente si è concentrata sul settore moda, poi ha ampliato i propri orizzonti, partendo dall’Europa per registrare, poi, una forte crescita nel mercato del Nord America. I soci fondatori di Booncy – Alberto Baggio (CEO), Massimiliano Mancini, Alessio Olivieri, la società Skicelab di Marco Paolieri, Ugo Vespier e Maurizio Sambati (già fondatori di Viralize), insieme a Nana Bianca – hanno ceduto l’intero capitale di Booncy. Precedentemente, Booncy aveva acquisito il controllo di Salesoar, società guidata da Mario Verì, che entra così nel management team del gruppo.
L’operazione con WeBravo
L’operazione con WeBravo mira a costruire un gruppo specializzato nel business digitale dell’affiliate marketing e degli sconti e-commerce, sfruttando competenze tecnologiche avanzate, in particolare nello sviluppo di nuovi prodotti guidati da algoritmi di Intelligenza Artificiale. Il gruppo, con sede a Firenze, prevede di generare oltre 50 milioni di euro di fatturato nel 2024 e vendite per oltre 1 miliardo di euro. WeBravo opera in 19 Paesi e conta, complessivamente, un centinaio di addetti. I fondatori di WeBravo – Marco Farnararo, Claudio Veratti e Michele Legnaioli – insieme al fondo Xenon Small Cap, hanno approvato un aumento di capitale in concomitanza con l’acquisizione di Booncy, permettendo ai soci dell’ex Listupp di entrare nel capitale della capogruppo con una quota di circa il 10%. «Integrando Booncy e Salesoar, possiamo offrire una gamma ancora più ampia di servizi innovativi e tecnologicamente avanzati ai nostri clienti. Siamo entusiasti delle sinergie che nasceranno da questa unione e della nostra capacità di espandere la nostra presenza sul mercato globale», ha commentato il team di WeBravo.
Il commento di Nana Bianca
«Questa operazione dimostra che quando la coesione dei talenti avviene in un luogo di sviluppo come Nana Bianca, il risultato arriva, come è già successo molte volte in passato – sottolinea Paolo Barberis, founder di Nana Bianca – L’elemento fondamentale di questo grande risultato è la qualità del team, che si conferma come il principale fattore di successo. Questa mossa non solo evidenzia la forza di Nana Bianca nel campo dell’innovazione tecnologica, ma anche nella formazione di leader capaci di guidare aziende notevolmente scalabili. L’innovazione di prodotto sta inoltre facendo sempre più leva sui modelli più avanzati di intelligenza artificiale».