Comprare casa all’asta conviene? Secondo i dati del Portale Ministeriale delle Vendite Pubbliche analizzati da immobiliallasta.it, il valore medio degli immobili residenziali all’asta è di 700 euro al metro quadro contro i 1.970€/mq di quelli in vendita sul mercato tradizionale. Un mercato, quello delle vendite giudiziali, che può rivelarsi molto più economico rispetto a quello tradizionale, anche se i compratori devono tenere gli occhi bene aperti. Ce lo ha spiegato meglio Lorenzo Fontanelli, Ceo di Simplex Domus, startup innovativa che aiuta nell‘acquisto di una casa all’asta. Proprio questo è il tema attorno al quale ruota questo nostro nuovo appuntamento con le startup del real estate. Ma, come sempre, diamo prima un’occhiata a un po’ di dati relativi a questo settore di mercato in Italia.
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I numeri delle case all’asta in Italia
Nel 2023 le aste bandite in Italia sono state 152.303, in calo del 20% rispetto alle 191.253 del 2022 e in diminuzione del 18% rispetto alle 185.555 del 2021. Nel corso dell’anno, l’andamento è stato costante, mediamente ci sono state 13.800 aste/mese, il 20% in meno rispetto alle 17.400 del 2022. Lo stesso impatto si è anche riversato sul valore complessivo delle aste pubblicate, che si attestate nel 2023 a 18 miliardi di euro, -20% rispetto ai 22,6 miliardi di euro dello scorso anno e ai 23,7 miliardi di euro del 2021.
Il calo è in gran parte da attribuirsi alla diminuzione delle procedure esecutive pendenti nei tribunali in corso da anni, passate dalle 240.000 del 2018 alle 138.000 di fine 2022. Ma non solo, come scopriremo tra poco con il CEO di Simplex Domus. Tra gli immobili all’asta più venduti ci sono quelli residenziali, pari al 55% del totale contro il 34% dei non residenziali. Il valore economico, invece, è concentrato soprattutto negli immobili non residenziali (48,7%) contro il 42% dei residenziali (che hanno recuperato quote negli ultimi anni) e il 9,3% dei terreni. Il settore delle aste si trova, quindi, in una fase calante, mentre post-covid le aste sono state in crescita, questo trend si è interrotto nel 2022, per poi vedere un calo anche nel 2023. In aumento, invece, le vendite telematiche, che si attestano al 41%. In termini geografici, il Nord segna una riduzione di acquisti di case all’asta, in aumento, invece, al sud e nelle isole. Ne abbiamo parlato con il CEO di Simplex Domus, Lorenzo Fontanelli, che da anni aiuta potenziali acquirenti a comperare immobili all’asta.
Come è nata Simplex Domus
Dopo aver trascorso gli ultimi 10 anni della sua vita a Londra, dove ha fondato Pml Services Ltd, startup che si occupava di proptech, Lorenzo è tornato in Italia, a Firenze, dove ha messo a frutto la sua esperienza per fondare Simplex Domus. «Ho deciso di sviluppare una piattaforma che aiutasse i potenziali acquirenti a muoversi nel mercato delle aste – racconta il CEO – Questo è un settore con una scarsa digitalizzazione e, proprio con lo scopo principale della digitalizzazione, ho deciso di sviluppare una startup su scala nazionale che avesse alla sua base il principio della trasparenza, per garantire gli acquisti in totale sicurezza. Ci ho investito mezzo milione di euro».
Così da Firenze è partita l’idea di allargare la piattaforma in tutta Italia. «Nel team, con sede a Firenze e uffici a Lissone, dove facciamo lo sviluppo tecnico, Napoli e Foligno, siamo in 35 persone. Tutti i nostri clienti sono seguiti da avvocati e specialisti che con una cifra di 200 euro possono partecipare a tutte le aste che vogliono essendo sicuri che non si riveleranno perdite di tempo. Noi li assistiamo da un punto di vista legale e, solo nel caso di aggiudicazione dell’immobile, la spesa ammonta a 4.800 euro».
Casa all’asta, quanto conta il tech
Il target dei clienti di Simplex Domus che, secondo quanto racconta Lorenzo a StartupItalia, ammonta a 1700 persone, è molto variegato e passa da investitori grandi e piccoli ma anche da ditte edili, investitori seriali e persone che vogliono comprare la prima casa: «In particolare vengono da noi coppie, famiglie, ma anche single di ogni genere ed età. Anche attraverso il nostro servizio clienti, composto da 20 persone che rispondono a mail e chiamate da parte di tutti coloro che hanno qualche curiosità, aiutiamo a comperare casa».
Con un modello digitale e centralizzato, Simplex Domus sta investendo in tecnologia in tanti aspetti: «L’intelligenza artificiale oggi ci è utile nell’analisi dei dati, nella parte di marketing, nell’assistenza clienti, che sarà integrata proprio con l’AI soprattutto nelle fasi notturne, ma anche nella creazione di annunci con il machine learning, che permette di non avere dipendenti e di uscire sul mercato con offerte economiche vantaggiose». Adesso l’obiettivo di Simplex Domus è ambizioso: «Non ci vogliamo fermare al mondo delle aste, ma vogliamo arrivare in tutto il settore immobiliare – spiega il CEO – Si pensi che ben il 50% delle agenzie immobiliari non ha un sito Internet».
Perchè il mercato delle aste è in decrescita
Con il CEO di Simplex Domus abbiamo analizzato le ragioni alla base della decrescita del mercato delle aste. L’imprenditore ci ha detto: «Questo trend è dovuto in parte al rallentamento dei tribunali. Oggi ci sono ci tante cause di ritardo per immobili che devono andare all’asta, ma non solo. Anche lo stesso numero di immobili all’asta è inferiore, ma tutti si aspettano un aumento – racconta – I mobili vanno all’asta per debito insoluto e, aumentando il prezzo, ci si aspetta anche un aumento dell’immobile. Ci sono anche questioni diverse dai mutui: per esempio si va all’asta per litigi familiari, ragioni di eredità, incidenti e non solo, ma il nostro termometro sono gli NPL (ndr i crediti deteriorati o prestiti non performanti che i debitori non riescono più a ripagare regolarmente o del tutto). Posso dire che il mercato delle aste immobiliari esisterà sempre».
Con un’agenzia immobiliare e un ampio network sul territorio, Simplex Domus ha creato una rete che connette non solo il mercato immobiliare delle aste ma anche quello tradizionale. «Abbiamo creato una rete capillare sul nostro territorio, composta da architetti, geometri ed esperti, e ci occupiamo anche di ristrutturazioni. Inoltre, abbiamo aperto un’agenzia immobiliare online. Nel nostro futuro c’è la creazione di un grande ecosistema che lavora in sinergia per garantire ai nostri clienti la massima trasparenza negli acquisti e nei lavori di casa», conclude il CEO.