La call for startup “Chimica verde Lombardia per un futuro sostenibile 2024” realizzata con il protocollo di intesa di Regione Lombardia e Federated Innovation @MIND, ha premiato con 150mila euro complessivi sei progetti ritenuti particolarmente innovativi. Alla call si sono candidate 136 realtà tra startup, progetti di ricerca e imprese innovative. Ecco chi sono le 6 vincitrici.
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Chi sono le sei startup vincitrici
Tra le 13 finaliste, a vincere 25mila euro a testa, messi a disposizione da Regione Lombardia, e la possibilità di usufruire di un servizio di tutoraggio gestito da Federated Innovation Mind con la collaborazione di Cariplo Factory per la valutazione di un possibile Proof of Concept e una potenziale collaborazione con aziende sono state:
- GenoGra, che ha l’obiettivo di portare sul mercato la prima piattaforma software per l’analisi pan-genomica completamente basata su grafi e offrirà soluzioni end-to-end per l’analisi del genoma, sia a fini diagnostici che di ricerca, fornendo accesso a strumenti di analisi semplici, veloci ma estremamente efficienti;
- Active label, specializzata nel monitoraggio delle condizioni ambientali dei prodotti deperibili che con tecnologia brevettata aiuta le aziende nei settori alimentare, farmaceutico e della logistica a garantire la qualità e la sicurezza dei loro prodotti con il fine di ridurre gli sprechi, migliorare la trasparenza e assicurare la massima efficienza lungo tutta la supply chain;
- Exo Lab, che ha sviluppato prodotti e applicazioni per l’industria dell’integrazione alimentare e della cosmesi sfruttando le caratteristiche e le capacità degli esosomi vegetali. Il processo è meccanico, senza utilizzo di solventi o agenti chimici, in modo da preservare la membrana fosfolipidica che protegge il contenuto degli esosomi e renderli al 100% biodisponibili;
- Volta, che per mezzo di pannelli compositi combina proprietà di energy storage a prestazioni meccaniche elevate, a supporto dell’elettrificazione in satelliti, camion, navi e aerei, e permette di trasformare le batterie in elementi integrati nelle strutture, massimizzare l’energia disponibile e risparmiare massa e volume;
- Bi-Rex, che produce fibre sostenibili a partire da sottoprodotti agroalimentari, riducendo l’impatto ambientale dell’industria cartaria e valorizzando materiali di scarto. La tecnologia sviluppata permette di ottenere fibre di cellulosa tramite un processo di solubilizzazione che non utilizza reattivi chimici, preservando la qualità delle fibre, ma anche riducendo il consumo di risorse vergini, di acqua ed energia, portando a una diminuzione delle emissioni di CO2 fino al 70%;
- Zereau, che offre sistemi compatti di tecnologia idrica per i reparti delle istituzioni sanitarie come mezzi di contrasto, prodotti medici liquidi residui o non utilizzati, escrezioni radioattive e terapie molto costose e filtraggio del contenuto dei sacchetti per cateteri con una presenza massiccia di farmaci, inclusi antibiotici.