Una giornata a Giffoni, tra ragazzi che fondano un srl a scuola e la vision di una Valley per accelerare le idee creative del Sud del mondo.
Un traduttore dall’italiano alla lingua dei segni (la L.I.S., ndr), una piattaforma per automatizzare la gestione di tornei negli eSport, e modellini auto hitech personalizzabili. Sono questi i progetti degli startupper under 20 che si sono aggiudicati la finale nazionale di Techgarage, la competizione promossa da Giffoni Innovation Hub e tanti partner (Associazione Techgarage, Microsoft YouthsPark e Fondazione Cariplo, HP Italia, Cisco): «Passo dopo passo stiamo mettendo le basi per la Multimedia Valley, un acceleratore che aiuterà giovani italiani e nel mondo a creare startup leader nel campo dell’arte e della creatività» racconta Luca Tesauro, Ceo di Giffoni Innovation Hub.
Un sogno chiamato Multimedia Valley
C’è un festival cinematografico conosciuto ovunque (il Giffoni Film Festival), giovani entusiasti da ogni parte del mondo e tanti partner interessati a legarsi a un brand vincente. È da questi tre elementi che è partito Tesauro quando ha creato una direzione all’interno della kermesse per la costruzione e lo sviluppo di idee hitech nel 2014.
Allora insieme a Orazio Maria Di Martino e Roberto Esposito dà vita a Giffoni Innovation Hub, la prima startup all’interno di un progetto che nel 2017 porterà a mettere tutti i tasselli della Multimedia Valley, una realtà dal costo di 38 milioni di euro, finanziata con i fondi europei e partita dal sogno di Claudio Gubitosi, il direttore del festival: «Sarà il più grande acceleratore delle idee creative del Sud Europa.
Uno spazio di 40mila mq dove i giovani con idee valide potranno avere il sostegno dei mentor legati all’iniziativa e aiuti economici. Nostro compito sarà selezionare i partner finanziari (banche, assicurazioni, fondi) che aiuteranno a creare nuove opportunità. Ma l’obiettivo è che la Valley in pochi anni possa sostenersi da sola con le idee e la creatività dei giovani coinvolti» racconta Tesauro a StartupItalia!.
Under 20 che hanno già una srl
In attesa dell’avvio ufficiale della Multimedia Valley, Tesauro e il team hanno ideato diverse occasioni per portare all’attenzione nuove idee hitech. Tra queste c’è a “Scuola di Startup” 2016, un percorso formativo, con il supporto dpixel, società di venture capital, e AuLAB, startup che forma gli imprenditori del futuro. L’iniziativa che ha coinvolto 30 scuole e 5mila studenti, ha portato le migliori 20 idee di giovani di scuole superiori a confrontarsi con i mentor del progetto per strutturarle ed esporle in un pitch nell’evento finale, Techgarage.
La startup vincitrice è barese e ha nel team Melissa Abbrescia, Gaia De Benedictis e Ferdinando Bonsegna. Si chiama “From Italian to L.I.S”: «Scrivi la parola o la frase che vuoi tradurre in linguaggio dei segni e il motore di ricerca ti offre un video con le indicazioni di cui hai bisogno per comunicare con tutti, abbattendo ogni tipo di barriera» spiega Melissa che ha avviato da poco la demo del progetto. Altre soluzioni interessanti si aggiudicano il secondo e terzo posto.
Devlounge, idea di ragazzi baresi già costituitisi come srl che vuole essere un mezzo per organizzare in modo veloce i tornei di videogiochi, i cosiddetti eSport (un mercato in crescendo che vale 1 miliardo e conta oltre 130 milioni di utenti, ndr). E infine Carstom, startup di Recanati che crea auto personalizzabili e che gli utenti possono comandare via bluetooth da un’app o tramite occhiali interattivi.
Gianluca Dettori: «Idee su cui investire»
Tra i mentor del progetto Gianluca Dettori di dpixel, general manager di Barcamper Ventures, e vice presidente di Techgarage: «È un progetto che ci entusiasma perché è un terreno vergine di idee semplice e innovative. Ci sono diverse realtà su cui abbiamo messo gli occhi e uno dei vincitori delle idee della passata edizione già collabora con uno dei team nel nostro portfolio» spiega Dettori che poi traccia un quadro dell’ecosistema italiano, tante idee, materiale su cui investire, ma ancora troppo indietro rispetto ai volumi di finanziamenti di altri Paesi:
«In Francia investono 1 miliardo e mezzo, in Italia 100 milioni. E non siamo meno dei francesi. Dobbiamo attrezzarci per fare il salto di qualità».
Gianna Li Calzi (Cisco): «Vince il Paese che avvicina giovani e venture »
Anche Cisco partner dell’iniziativa. A rappresentare la multinazionale, Gianna Li Calzi, project consultant che traccia un bilancio positivo dell’evento: «Vinci quando metti insieme giovani con idee con qualcuno in grado di sostenerli. In quest’edizione le soluzioni interessanti non sono mancate soprattutto nel campo del sociale, come l’idea vincitrice. Iniziative così vanno estese e direi rafforzate. Sono ancora troppo poche le regioni e le scuole partecipanti. Bisogna coinvolgere sempre più studenti e avvicinarli da giovanissimi al mondo imprenditoriale. Sono loro che creeranno opportunità e posti di lavoro» spiega Li Calzi.
Due temi caldi a Giffoni Innovation Hub
Non solo competition e formazione. Diverse le tavole rotonde nelle quali studiosi, imprenditori, startupper, e venture e politici, si sono confrontati su alcuni temi caldi come la pubblica amministrazione 3.0: si è parlato dei social media e del loro ruolo per interagire in modo più veloce con il mondo dei giovani, tra gli ospiti Ewelina Jelenkowska, responsabile Media e Social media Commissione Europea in Italia.
E il round table sulla sharing economy dove si è discusso sul futuro dell’economia della condivisione in Italia e sulla necessità di un quadro normativo chiaro per favorire gli investimenti nel settore. Tra i relatori, Gianluca Ranno, Ceo e cofounder di Gnammo, il portale di social eating più grande in Italia.