Il settore femtech, che raggruppa tutte quelle aziende che si occupano di salute femminile attraverso l’uso di tecnologie, è in costante crescita con soluzioni che spaziano da wearable ad app e intelligenza artificiale fino all’indipendenza finanziaria, alla sostenibilità economica e dei prodotti dedicati alla cura e all’igiene personale.
Quando è nato il femtech?
Il termine “FemTech” è stato coniato nel 2016 dall’imprenditrice danese Ida Tin, fondatrice di Clue, app per il monitoraggio del ciclo mestruale e della fertilità, per indicare quelle aziende che si occupano di vari ambiti come la salute delle donne in età fertile, nel periodo della gravidanza o dell’allattamento, nella menopausa o di malattie tipicamente femminili come l’endometriosi ma anche alcune tipologie di tumore, la salute della pelle, il benessere sessuale, la psicologia, la cura della persona. Un campo molto vasto in cui non è semplicissimo distinguersi. In termini di investimenti, il mercato è esploso nel 2021, quando a livello globale il venture capital ha superato per la prima volta i 2 miliardi di dollari (fonte SIE Ventures European FemTech Report 2023-24), con gli Stati Uniti a guidare la lista. Dal 2022 gli investimenti sono rallentati, probabilmente influenzati dalle mutevoli condizioni di mercato, ma sono rimasti comunque più elevati rispetto al 2020. Nel 2023 il settore ha attratto 882 milioni di dollari, di cui 230 milioni in Europa. I Paesi a ricevere più investimenti sono stati UK, Belgio, Germania e Francia. Ecco quali sono, quindi, secondo noi 10 profili di italiani e italiane esperti in questo campo da seguire.
Leggi anche: Il meglio di “Unstoppable Women”, quelle innovatrici che creano impresa e impatto sociale
Assia Grazioli-Venier
Co-founder di Muse Capital, fondo di Venture Capital con sede a Los Angeles concentrato nel segmento early stage e con attenzione al fronte diversity, Assia Grazioli-Venier quando aveva meno di 10 anni si è trasferita da Roma in America. «Dopo le superiori a Boston ho frequentato l’università a New York, una delle poche composte da sole donne e parte della Columbia». Venier avrebbe voluto fare la documentarista, ma la sua vita ha preso un’altra direzione. «A 36 anni ho scoperto di avere il cancro al seno. Ho deciso che avrei smesso di lavorare con Spotify per focalizzarmi sulla salute. Con Muse Capital investiamo in consumer technology companies che creano tecnologie in grado di risolvere problemi. Nel settore VC di donne ce ne sono poche e proprio per questo abbiamo una responsabilità ancor più grande: investire nel mercato privato per creare una nuova generazione di ricchezza», ci ha raccontato in un’intervista.
Antonella e Nadia Amoruso
Nel 2019, assieme a Silvia Petrella, Antonella e Nadia Amoruso hanno fondato Sexjujube, una startup che si occupa di vendita di sex toys per persone affette da patologie motorie agli arti inferiori e superiori, consulenze e formazione all’educazione sessuale. Con sede a Bari, in Impact Hub, Sexjujube lavora per abbattere i tanti tabù che ancora si celano non soltanto dietro al mondo dei sex toys ma anche alla sfera della sessualità vissuta da persone disabili, affinché nessuno venga più escluso. La realtà delle 3 co-founder punta sull’educazione sessuale a scuola e nella creazione di impatto sociale. «Siamo pronte a parlare di sessualità anche per le strade», hanno raccontato a StartupItalia.
Chiara Maggio
Nel 2021, assieme a Valentina Dell’Arciprete, Sergio Vezzani e Paolo Meola, Chiara Maggio ha dato vita a Green Vibes, un progetto e una piattaforma online per abbattere i tanti tabù che ruotano attorno al mondo del sesso e non solo. Green Vibes ha iniziato la sua attività imprenditoriale come rivenditore di sex toys sostenibili per allargare, poi, il suo raggio d’azione alla sfera legata alla psicologia e al benessere in tutte le sue forme, anche attraverso il trattamento di certi tipi di patologie che interessano le zone intime. Con l’aiuto di un pool di psicologi, fisioterapisti e professionisti, la startup offre consulenza a chi soffre di vulvodinia, vaginismo, per la riabilitazione post-partum e del pavimento pelvico, ma anche consulenze e supporto psicologico a chi lo richiede. «Oggi siamo focalizzati anche su prodotti per la salute e la riabilitazione genito-pelvica e proponiamo consulenze psico-sessuologiche individuali e di coppia per accompagnare le persone verso una maggiore consapevolezza dei propri bisogni e vissuti psico-affettivi, fornendo loro alcuni strumenti fondamentali per la conoscenza di sé, dei propri corpi e desideri, così come delle proprie relazioni interpersonali», ci ha raccontato qui.
Gaia Salizzoni
Co-founder (con Vittoria Brolis) e CEO di Hale, Gaia Salizzoni ha iniziato a pensare a una startup specializzata nel risolvere il problema diffuso, e spesso sottovalutato, del dolore genito-pelvico nel 2021, dopo aver realizzato di non essere l’unica a soffrire di queste patologie e con la volontà di contribuire ad arginare il disagio e la solitudine di chi ha a che fare con questi problemi. «Dalla condivisione delle nostre – e di altre – testimonianze ha preso vita una community Instagram molto unita, che risponde all’esigenza di informare, sensibilizzare e condividere esperienze personali riguardo al dolore pelvico cronico e come questo influenza la quotidianità di chi ne soffre – ha raccontato Gaia in un’intervista – I primi finanziamenti da parte delle Politiche Giovanili di Trento ci hanno aiutate a partire, poi abbiamo cominciato a raggiungere un pubblico abbastanza ampio grazie ai social. A giugno del 2022 siamo ufficialmente approdate a Berlino grazie ai finanziamenti dello Startup Incubator Berlin».
Vincenzo Mansi
CEO e co-founder di This Unique, Vincenzo Mansi, dal 2021, con Alice Carbonara (Coo), Ludovico Grassi (Cmo), Lisa Iannello (Cpo) ha dato vita alla startup che si propone di migliorare la vita delle persone con il flusso mestruale, abbattere i tabù che circondano questo argomento e sfidare gli atteggiamenti negativi che tutt’oggi persistono. In questa direzione, This Unique accompagna le donne durante il ciclo mestruale e punta a colmare il divario di genere con un consumo più conscio e rispettoso per l’ambiente. «Pensiamo che parlare di mestruazioni sia il primo fondamentale passo per togliere quel velo di reticenze e di non detti che rende questo tema così inviolabile e inavvicinabile nonostante sia un fenomeno fisiologico e normale. Abbiamo deciso di usare la nostra community e la nostra voce per aumentare la consapevolezza e promuovere una nuova idea di cura del corpo che permette di vivere il ciclo mestruale più liberamente e con meno censure, in modo più attento per le persone e l’ambiente», ha raccontato. Mentre gli assorbenti sono considerati da sempre un prodotto standardizzato, uguale per tutti, This Unique è una soluzione personalizzata, pensata per andare incontro alle esigenze e rispettare le diversità.
Sabrina Fiorentino
Assieme alla sorella Silvia e alle socie Sonia e Gloria Elicio, Sabrina Fiorentino ha dato vita a Sestre, startup che, in bosniaco, significa “Sorelle“. L’obiettivo di questa realtà è quello di diventare un punto di riferimento per il benessere mestruale, la fertilità femminile e la cura di malattie invisibili, come la vulvodinia e l’endometriosi, per la quale Sestre ha ideato il primo integratore scientificamente dimostrato che ne coadiuva il trattamento, migliorando la qualità della vita delle donne in tutte le sue fasi. I nutraceutici Sestre contengono materie prime selezionate da produttori italiani e sono al 100% naturali, formulati a partire da ricerche scientifiche, testati attraverso prove in vitro e pre-cliniche e autorizzati all’immissione in commercio dal Ministero della Salute. I packaging sono ecosostenibili e a impatto zero. Nell’ultimo anno, Sestre ha iniziato ad affiancare le donne anche tramite un servizio di salute digitale che permette di personalizzare le terapie, monitorare i miglioramenti sintomatologici e massimizzare i risultati. L’azienda è attualmente impegnata nello sviluppo di una piattaforma tech basata su algoritmi di machine learning, in grado di predire il rischio di infertilità in base allo stato di salute del microbiota.
Laura Dedilectis
Laura De Dilectis è una psicologa clinica, amministratrice delegata di VIOLA, creatrice e vicepresidente dell’associazione DONNEXSTRADA. La mission di Laura e dell’associazione da lei fondata è quella di migliorare la sicurezza in strada delle donne e delle vittime di violenza di genere, prevenendo comportamenti violenti attraverso la rieducazione e favorendo lo sviluppo di una rete di sostegno locale per aumentare il benessere e la qualità della vita delle persone. Da giugno 2021 DONNEXSTRADA punta a dare supporto alle donne da diversi punti di vista: legale, nutrizionale, psicologico e ginecologico. Con l’applicazione Violawalkhome, un servizio di videochiamate, grazie a una rete di volontari, le donne non si sentiranno mai sole quando potrebbero trovarsi in situazioni di pericolo grazie all’assistenza 24 ore su 24 che le accompagnerà a destinazione.
Camilla Sicuro
Dopo la laurea all’Università Sapienza di Roma e un Master in Diritti Umani alla Sant’Anna di Pisa, Camilla Sicuro ho trascorso un lungo periodo all’estero, lavorando prima nell’ambito umanitario e poi in quello dello sviluppo economico internazionale. Nel 2019 è tornata in Italia e ha fondato Laboratorio Sostenibile, un progetto che nasce dalla volontà di ricercare e studiare i legami esistenti tra il pianeta e gli individui che lo abitano attuando pratiche sostenibili nel rispetto della parità sociale e di una crescita economica inclusiva. Da questa ricerca sono nati gli assorbenti lavabili che sono composti da uno strato esterno in PUL, materiale traspirante e impermeabile, uno strato interno assorbente in canapa e cotone biologico, ed uno strato in morbido micropile, tessuto ideale per il contatto prolungato con la pelle bagnata grazie alla sua rapida asciugatura ed effetto asciutto.
Aminata Gabriella Fall
Creator digitale e consulente che si batte per la libertà economica della donna, Aminata Gabriella Fall (alias @pecuniami) ha lasciato il posto fisso incinta di sette mesi per dare consigli a chi vuole gestire i propri soldi. «Fare tutto da sola con una bimba piccola non è facile, ma quando penso alle soddisfazioni mi dico che ne è valsa la pena» ci ha raccontato in un’intervista. Dopo un diploma di maturità classica e una laurea in Giurisprudenza ha iniziato a lavorare in banca. «Ricordo che nel 2018, quando ero direttrice di filiale ho elargito un solo mutuo a una donna. La questione, per me, era diventata riuscire a comunicare qualcosa alle donne, l’indipendenza economica, la libertà. Mi sono accorta che quello che le teneva fuori dalla banca un po’ era inconsapevolezza e un po’ mancanza di curiosità, così ho pensato che quello che io avevo imparato non fosse un segreto, e nel 2019 sui social è arrivata @pecuniami con l’idea di raccontare alle donne come andare in banca e farsi valere», ci ha detto.
Montserrat Fernandez Blanco
Di donne e finanza si occupa anche Rame, piattaforma che attiva conversazioni sui soldi e sui temi finanziari, cofondata da Montserrat Fernandez Blanco. Attraverso i suoi contenuti, si pone l’obiettivo di avviare una rivoluzione culturale nella società, che trasformi la finanza personale da tabù a oggetto di dialogo. Dopo la laurea conseguita all’Università di Barcellona e un dottorato in Filosofia alla Milano-Bicocca, Montserrat Fernandez Blanco ha cofondato prima Diagonal e poi Rame. Monteserrat è una cultural manager con la passione per l’innovazione: inclinazione che l’ha spinta, dopo il dottorato in Innovazione Culturale, a fondare nel 2009, insieme a degli amici il primo spazio di coworking di Milano, The Hub.