Dopo l’abbuffata in pandemia, non è un periodo facile per le startup del settore delivery e quick-commerce. La notizia che riguarda il settore ha comunque a che vedere con la chiusura di un round da 135 milioni di euro, con protagonista la startup tedesca Flink. Le risorse sono in parte in debito con una valutazione che non è stata comunicata dalla società, anche se TechCrunch riferisce di una stima al di sotto del miliardo di euro. Tra gli investitori ci sono BOND, Mubadala, Northzone, e la catena della GDO REWE.
Cosa fa Flink?
Con quasi 9mila persone in organico, Flink è attiva finora in due paesi (Germania e Olanda) dove punta a raddoppiare il business: al momento è attiva in circa 80 città. Al netto delle nuove risorse economiche, la valutazione dell’azienda tedesca si è ridimensionata negli ultimi anni: nel 2021, a seguito di un investimento di DoorDash e di altre iniezioni di capitali ha superato i 4 miliardi.
Si legge che Flink è stata una startup papabile di acquisizione da parte di Amazon e altre aziende, in anni in cui molti fondi hanno investito fiumi di denaro nelle realtà della spesa in dieci minuti. Anche Getir – l’ex colosso turco che ha acquisito Gorillas nel 2021 – e Just Eat Takeaway sembravano interessate a inglobare la startup. La crisi del settore però è evidente e ha cambiato il mercato: la stessa Getir si è ritirata da tutti i Paesi per concentrarsi soltanto sulla Turchia e ha concordato un piano di ristrutturazione con un fondo di Abu Dhabi.