Formlabs, nota azienda di stampa 3d di Somerville, nel Massachusetts, ha confermato di aver licenziato meno di 40 dipendenti, sui circa 750. I licenziamenti arrivano dopo una serie di altri addii che in questi ultimi due anni, e anche nelle ultime settimane, hanno interessato l’azienda. Che cosa ha dichiarato un portavoce?
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Le dichiarazioni del portavoce di Formlabs
«Esaminiamo regolarmente ogni parte dell’organizzazione per assicurarci che i ruoli che abbiamo supportino al meglio i nostri clienti e ci consentano di fornire prodotti eccellenti. Allo stesso tempo, stiamo assumendo nuovi ruoli in tutte le divisioni e aree geografiche e stiamo investendo molto in R&S. Mentre continuiamo a far crescere i ricavi e a essere leader nel mercato della produzione additiva, occasionalmente dobbiamo prendere la difficile decisione di separarci da un piccolo numero di colleghi che si trovano in reparti al di sotto dei nostri obiettivi di efficienza e/o che non ricoprono i ruoli giusti», ha affermato a TechCrunch un portavoce dell’azienda di stampa 3D.
Che cosa fa Formlabs
Lo spin-off del MIT è stato una rara storia di successo nel mercato della stampa 3D. È stato il primo a portare la stampa SLA (stereolitografia) ad alta precisione. Prima del suo arrivo, quella fetta di mercato era costituita quasi esclusivamente da stampanti FDM (fused deposition modeling), che depositano la plastica fusa strato per strato, in modo simile a una pistola per colla a caldo. SLA, invece, utilizza la luce per formare una resina in una struttura solida ad alta risoluzione. Formlabs si è specializzata anche nella tecnologia SLS (sinterizzazione laser selettiva) con il suo Fuse, un laser per sinterizzare la polvere. L’azienda ha anche recentemente acquisito la startup SLS Micronics. I principali target di riferimento per Formlabs sono le applicazioni mediche e odontoiatriche, che richiedono un livello di personalizzazione non raggiunto dalla produzione più tradizionale.