Partendo dagli errori più comuni commessi a tavola, la startup pugliese ha iniziato a elaborare prodotti adatti a tutti. Il primo? Il gelato Iuppi
Troppo zucchero. Troppe proteine di origine animale. Poca sostenibilità. Sono questi i peccati originali dell’alimentazione contemporanea. Il pianeta ci mostra giorno dopo giorno quanto sia necessario cambiare coordinate per la nostra dispensa. Celery, startup pugliese nata nel 2019, è impegnata nella progettazione e sviluppo di soluzioni alimentari avanzate e innovative. Il primo prodotto a fare il suo debutto al BaLab dell’Università degli Studi di Bari è stato Iuppi, un gelato che promette di essere davvero per tutti.
Dalle bioplastiche a coni & coppette
Domenico Centrone, dottore di ricerca in Ingegneria, e Vito Emanuele Carofiglio, dottore di ricerca in Biologia hanno alle spalle un curriculum che intreccia già tra le righe la parola startup. Infatti, insieme hanno fondato anche Eggplant, progetto basato sul riutilizzo di acque reflue per creare bioplastica. Durante un momento di stallo su questo progetto (oggi ripartito grazie a un rifinanziamento di Siryo), Domenico e Vito hanno fatto due incontri che hanno dato vita a Celery.
Il primo è stato con il professor Carlo Giuseppe Rizzello, Ordinario di Microbiologia degli Alimenti presso l’Università La Sapienza di Roma. Da anni era al lavoro su un processo fermentativo capace di portare alla creazione di alimenti alternativi alle proteine del mondo animale, privi di elementi anti-nutrizionali.
Il secondo incontro chiave è stato quello con il professor Alessandro Sannino, che ha avvicinato il fondo di investimento Siryo al progetto. Partiti con un seed di circa 350mila euro, a dicembre 2021 Celery ha già registrato un aumento di capitale di 2,5 milioni di euro. Questi fondi sono destinati al settore R&D, allo sviluppo di un hub produttivo che vada a valorizzare il sud barese, e alle operazioni per il go to market.
Il primo prodotto di Celery: Iuppi
Il primo nato in casa Celery è Iuppi, un gelato che promette di soddisfare i palati di ogni tipo di persona: dal vegano all’intollerante al lattosio o al glutine, passando per chi segue un’alimentazione proteica. Questo prodotto prende le mosse dal processo innovativo di fermentazione di matrici vegetali, studiato con Rizzello.
Questo metodo, unico e brevettato, è in grado di generare una bevanda fermentata partendo da legumi e cereali. L’innovazione sta nella capacità di eliminare dai legumi tutti i fattori tradizionalmente anti-nutrizionali che, ad esempio, li rendono difficili da digerire. Come spiega Carofiglio, «In passato, era impossibile ottenere il gelato dai legumi. Grazie al nostro metodo, ora lo è».
Il prodotto finale è naturalmente senza latte o soia, senza zuccheri e grassi, non usa Ogm ed è altamente digeribile grazie alla presenza di fermenti lattici vivi. È disponibile in diversi formati (liquido, polvere, cremoso), adatto da declinare in prodotti finali differenti. Essendo originato da materie prime vegetali, Iuppi è più sostenibile rispetto al gelato artigianale tradizionale perché non sfrutta prodotti da allevamento.
Iuppi ha debuttato a fine luglio, a Polignano a Mare, in provincia di Bari, in un punto vendita brandizzato e dedicato. Accanto al banco da 14 gusti di gelato – tra cui si possono assaggiare cioccolato, pistacchio, nocciola e sorbetto al mango – si possono degustare anche granite e shake.
Gli errori più comuni nell’alimentazione
Secondo Brent Loken, global food lead scientist del WWF e tra gli autori principali del rapporto EAT-Lancet, ha dichiarato che, «il modo in cui oggi produciamo gli alimenti, sta danneggiando gravemente il nostro ecosistema». Il settore agroalimentare – dal campo al design – sta studiando come guidare i consumatori verso modelli di consumo più sostenibili.
«La stessa Unione Europea ha lanciato una serie di call per cercare di ottenere un cambio di paradigma nella nutrizione con attenzione agli alimenti plant based», sottolinea Carofiglio. Ma la sostenibilità passa anche per un’alimentazione in cui ci siano meno zuccheri e meno grassi. In questo la tecnologia più aiutare, supportando la ricerca di laboratorio nella realizzazione di prodotti che diano risposte alla nostra memoria gustativa, pur partendo da materie prime vegetali e green. Il successo degli alimenti plant based anche in Italia dimostra che siamo sulla strada giusta.
Soluzioni in pozzetto
Celery ha iniziato a lavorare su prodotti che rispondano alle esigenze nutrizionali contemporanee. Il futuro della startup sarà indirizzato verso l’ambito food, ma anche quello nutraceutico, puntando all’innovazione, ma senza perdere contatto con il mercato.
Grazie alla collaborazione con Taila Semerano, maestra gelatiere di Ostuni, i 14 gusti targati Iuppi sono pronti a debuttare sul mercato. Dopo l’apertura polignanese, seguiranno altri punti vendita in tutta la Puglia, prima di affacciarsi al mercato nazionale.
«Questa collaborazione con Celery è vitale e positiva – ha spiegato Semerano – Essendo allergica alle uova, mi capita spesso di entrare in un bar e non poter essere accontentata. La mia ricerca su materie prime che potessero soddisfare le richieste di tutti si è intrecciata con il cammino di Celery».
Attestandosi su una fascia di prezzo premium, il gelato Iuppi sarà mantecato nel punto vendita, creando creme da servire su coni (senza glutine) e in coppetta. All’assaggio, la sfida è trovare le differenze con i prodotti tradizionali. Spoiler alert: non ce ne sono.