Il nostro appuntamento del martedì con le sex startup continua alla scoperta delle realtà che gravitano attorno alla sfera del benessere sessuale. E ce n’è una che della sostenibilità ne ha fatto una missione. Stiamo parlando di Green Vibes, un progetto e una piattaforma online che ha preso forma nel giugno del 2021 per fare la sua parte nell’abbattimento dei tanti tabù intorno al mondo del sesso in ottica green. Con l’obiettivo di promuovere il benessere sessuale, Green Vibes ha iniziato la sua attività imprenditoriale come rivenditore di sex toys sostenibili per allargare il suo raggio d’azione alla sfera legata alla psicologia e al benessere in tutte le sue forme, anche attraverso il trattamento di certi tipi di patologie che interessano le zone intime. «Il nostro team, composto da 4 soci, è nato con un sogno: riuscire a innovare l’ambito della sessualità in chiave sostenibile, selezionando attraverso un processo di analisi accurata una serie di prodotti a ridotto impatto ambientale». La sfida non è stata semplice ma il team, composto da professionisti del settore, è riuscito a fare rete anche con alcuni potenziali competitor, come Dafne, e a creare un ecosistema che gli ha permesso di arrivare sul mercato e oggi di offrire anche altri servizi legati alla sfera psicologica e medica. Scopriamo come ci è riuscito.
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Dai sex toys sostenibili alle consulenze psicologiche
I fondatori, Chiara Maggio, Valentina Dell’Arciprete, Sergio Vezzani e Paolo Meola hanno sin da subito avuto le idee chiare: «Il nostro desiderio era quello di portare sul mercato dei prodotti più sostenibili, che a fine vita possono essere riciclati – afferma la co-founder, Chiara Maggio – L’aiuto da parte della nostra community è stato centrale perché parlando con i nostri potenziali clienti sono emersi molteplici spunti legati al fatto che c’è sempre una certa vergogna e timidezza a trattare certi argomenti. Mi riferisco, in particolare, a disagi o problematiche inerenti la sfera sessuale. Pertanto, abbiamo pensato di allargare il nostro raggio di azione anche alla parte consulenziale, grazie all’aiuto di un pool di psicologi, fisioterapisti e professionisti che lavora con noi». Così Green Vibes non solo vende gadget sostenibili e adatti a chi soffre di certe patologie come la vulvodinia, il vaginismo, la riabilitazione post-partum e del pavimento pelvico, ma offre anche consulenze e supporto psicologico a chi lo richiede. «Oggi siamo focalizzati anche su prodotti per la salute e la riabilitazione genito-pelvica e proponiamo consulenze psico-sessuologiche individuali e di coppia per accompagnare le persone verso una maggiore consapevolezza dei propri bisogni e vissuti psico-affettivi, fornendo loro alcuni strumenti fondamentali per la conoscenza di sé, dei propri corpi e desideri, così come delle proprie relazioni interpersonali».
Creare sinergie
Per affermarsi sul mercato come modello vincente, Green Vibes si è affidato al supporto da parte di diversi professionisti, costruendo un network interno che comunica con l’esterno: «Grazie al supporto e alla collaborazione di fisioterapisti e psicologi abbiamo dato vita a una piattaforma che risponde anche alla necessità di privacy, oltre a portare avanti una serie di progetti di divulgazione e contenuti che per noi sono molto importanti – racconta Chiara – Per molte persone, potersi riconoscere nella divulgazione gli permette di normalizzare certi vissuti e aprirsi anche nelle relazioni interpersonali. Spesso si avverte ancora il timore di andare in terapia e intraprendere un percorso di consulenza sessuologica». Green Vibes ha attivato sinergie non soltanto con professionisti che oggi collaborano con la startup internamente ma anche con potenziali competitor: «Siamo in contatto con alcune realtà come Dafne, ad esempio. Ci supportiamo nella comunicazione di questo universo ancora poco conosciuto e fatto di tanti, troppi, tabù».
Tra piacere sessuale e benessere psico-fisico
Con l’intento di posizionarsi sul mercato come riferimento per chi si occupa di riabilitazione delle parti intime, Green Vibes oggi vende soprattutto prodotti legati, appunto, alla riabilitazione: «Molti degli strumenti che proponiamo in piattaforma non sono troppo diversi da oggetti che possono essere usati per trarre piacere a livello sessuale, e questo ci crea una serie di problemi inerenti la ricerca di investimenti, soprattutto da parte di istituti finanziari, banche e fondi – spiega la co-founder – Spesso ci scontriamo con restrizioni e clausole che non ci permettono di accedere ad alcuni prestiti perché i sex toys non possono essere finanziati. E nonostante la maggior parte dei prodotti che proponiamo siano riconosciuti come dispositivi medici in America, ad esempio, questo in Italia non è ancora accaduto». Quel confine tra piacere e benessere che spesso viene confuso non è un buon segno per Green Vibes. «Si potrebbe allora dire che anche lo spazzolino elettrico è uno strumento che si può utilizzare per procurarsi piacere, ma dobbiamo riconoscere la realtà delle cose perché ci sono tanti oggetti che si utilizzano nella sessualità ma che possono essere pericolosi», specifica. Nella commercializzazione di questo tipo di dispositivi, Green Vibes si affida a filiere corte: «Facciamo sì che la maggior parte degli oggetti che proponiamo possano essere scomposti a fine vita, ma nel momento in cui si richiedono certi prodotti con particolari caratteristiche, come il vetro, questo non è, purtroppo, possibile».
Il futuro di Green Vibes
Nel futuro di Green Vibes c’è il desiderio di portare la divulgazione e la conoscenza di alcuni elementi chiave per lo sviluppo della propria sfera sessuale negli istituti scolastici: «Il nostro sogno è quello arrivare nelle scuole perché crediamo che sia la cosa più di impatto e di valore che possiamo fare, anche al fine di evitare eventuali problemi e disagi emotivi che possono manifestarsi già nei giovanissimi – conclude la co-founder – Purtroppo, almeno per il momento, non è facile accedervi. Comunichiamo, comunque, i nostri progetti sui social: vorremmo anche aprire un canale su TikTok e Youtube. Per il momento portiamo avanti una serie di incontri e appuntamenti come tavole rotonde con psicosessuologhe professioniste ed eventi interattivi a cui anche i più piccoli possono partecipare. Siamo dell’idea che più si parla di certi tipi di problematiche e più si contribuisce ad abbattere quei tanti tabù che ancora sono radicati nella nostra cultura».