Heres, startup specializzata nello sviluppo di agenti conversazionali multicanale e multilingua, ha visto negli ultimi mesi una crescita del fatturato del +20%: passata da 360 mila euro nel 2020, a 440 mila euro registrati nel primo trimestre 2021. Oggi assume nuove figure nel team tutto al femminile di Conversation Designer
Conversazioni che sembrano umane, chatbot con il senso dell’umorismo e in grado di autoapprendere dalle conversazioni con l’utente. Sono solo alcune delle funzionalità dei sistemi virtuali di Heres, startup bolognese specializzata nello sviluppo di agenti conversazionali multicanale e multilingua, che ha visto negli ultimi mesi una crescita del fatturato del +20%: passata da 360 mila euro nel 2020, a 440 mila euro registrati nel solo primo trimestre 2021, l’obiettivo dell’azienda è quello di chiudere l’anno superando i 600 mila euro, grazie anche allo sviluppo di nuovi progetti verticali, uniti a quelli già realizzati per top brand come Gruppo Prénatal, Consorzio del Parmigiano Reggiano, Lloyds Farmacia, Easycoop, Shimano, Motoabbigliamento, Ianiri Informatica, Service Trade, SEW Eurodrive, Gottardo, Yeppon, DPV, Università e-Campus, e quelli in corso nel settore proptech, dell’education e dell’e-commerce per Mondadori Education e Rizzoli Education.
L’esperienza di Andrea Gabrielli, Ceo dell’azienda, unita al lavoro del team di Conversation Designer formato al 100% da figure femminili con lauree umanistiche per lo sviluppo verticale delle conversazioni che danno vita al “collega virtuale“: dopo aver registrato nel 2020 il più alto numero di chatbot attivi in Italia, gli assistenti virtuali di Heres si inseriscono nel panorama dell’intelligenza artificiale come sistemi proattivi verso l’utente, aiutandolo a muoversi tra gli acquisiti e nella navigazione del sito, capaci di integrarsi con importanti quantità di dati e di auto apprendere dalle conversazioni in linguaggio naturale.
L’ispirazione di Heres, leggendo “Il nostro futuro” di Alec Ross
“L’idea è nata leggendo un libro – precisamente “il nostro futuro” di Alec Ross – spiega Gabrielli – c’erano molti spunti ma le interfacce conversazionali sono state la naturale scelta per chi come me già era appassionato di interfacce grafiche e usabilità in quanto non c’è niente di più naturale e vicino all’utente del linguaggio naturale. Volevo mettere in connessione più persone possibili con l’intelligenza artificiale, basandosi sulla cosa più semplice che sappiamo fare: parlare”.
Se il mondo va veloce e noi diventiamo sempre più impazienti con la mania del “tutto e subito”, c’è chi sa come rincorrerlo sfruttando la velocità e le capacità di ciò che ci viene più naturale fare: parlare. Da sempre appassionato di digitale e di interfacce conversazionali, Andrea Gabrielli, 37 anni, classe 1984, e il team di Heres , la startup da lui fondata nel 2017, possono oggi definirsi come gli architetti 4.0 delle conversazioni virtuali, costruite per essere supportate dagli oltre 25 chatbot attivi in Italia, scelti da top brand come Gruppo Prénatal, Consorzio del Parmigiano Reggiano, Lloyds Farmacia, Easycoop, Shimano, Mondadori Education e Rizzoli Education.
Originario di Bologna, ancora studente Andrea fonda la sua prima azienda all’età di 22 anni, una Digital Agency specializzata in User Experience e in eCommerce. Creare esperienze e migliorare la vita delle persone con il digitale è sempre stato il sogno di Andrea, fin da giovanissimo. Sente però che ancora gli manca la capacità imprenditoriale per gestire un’azienda a pieno, così si iscrive a un Master in Gestione d’Impresa e viene assunto presso Coop – Coop Adriatica -. È in quel contesto che ha l’opportunità di lavorare per diverse aree di business e seguire importanti progetti di trasformazione digitale. Dopo 5 anni come dipendente, una volta acquisita una conoscenza strategica e migliorata la capacità di gestione aziendale, la sua passione per l’innovazione digitale lo porta a buttarsi di nuovo nella libera professione: diventa imprenditore full-time e poco dopo, nel 2017, fonda Heres, startup innovativa che oggi sviluppa chatbot conversazionali, una soluzione di intelligenza artificiale che, grazie alle elevate caratteristiche tecnologiche, entra subito nell’occhio di grandi brand nazionali.
Heres.ai, la startup che aiuta le aziende nelle conversazioni virtuali
Per sostenere la sua crescita, l’azienda ha in programma di assumere 4 nuove figure tra Junior e Senior da inserire nell’area Sviluppo, e di allargare il team di Conversation Designer con laureati e neolaureati che andranno a supportare la costruzione delle conoscenze di base degli agenti conversazionali.
Una rapidità di comprensione e risposta superiore al 90% in soli due mesi dall’attivazione grazie all’apprendimento supervisionato e la garanzia di avere la massima personalizzazione delle informazioni con un sistema di intelligenza artificiale verticale, sviluppato per una conversazione virtuale perfetta che semplifica il servizio e migliora l’esperienza dell’utente. Puntare sull’architettura delle conversazioni è da sempre l’obiettivo di Heres.ai, la startup innovativa nello sviluppo degli agenti conversazionali virtuali multicanale e multilingua, con sede a Bologna, che per l’anno in corso punta ad allargare l’organico e a consolidare il team di Conversation Designer, esperti in progettazione e costruzione delle conversazioni virtuali per automatizzare i processi aziendali e migliorare l’esperienza dell’utente nelle fasi di acquisto online o nella richiesta di informazioni. Con una crescita del fatturato del +20%, passata da 360 mila euro nel 2020, a 440 mila euro registrati nel solo primo trimestre 2021, l’obiettivo dell’azienda è quello di chiudere l’anno superando i 600 mila euro e di sviluppare di nuovi progetti verticali, già in corso, nel campo della psicoterapia, del settore proptech, dell’education e dell’e-commerce.
Le caratteristiche degli assistenti virtuali di Heres
Nata nel 2017, oggi Heres si inserisce nel panorama dell’Intelligenza Artificiale come l’azienda con più alto numero di bot attivi in Italia: con circa 25 agenti conversazionali, addestrati dal team di Conversation Designer e integrati a e-commerce e siti web, per un totale di oltre 8 milioni di conversazioni sviluppate in soli 4 anni dal primo chatbot online. La funzionalità multilingue, che rende fruibili le conversazioni in 30 lingue differenti, è un’altra delle caratteristiche degli assistenti virtuali di Heres, grazie all’integrazione con il motore NLU (Natural Language Understanding) di Google. L’architettura della piattaforma porta i sistemi della società bolognese a essere una delle poche soluzioni adatte a ogni tipo di utilizzo, in ogni settore, in grado di raggiungere un livello di efficacia della conversazione superiore al 90% in meno di 6 mesi dall’attivazione del chatbot, che hanno portato a una riduzione delle chiamate al centralino (contact reduction) di oltre il 40%.
Team Conversation Designer: 100% femminile
Il punto di forza di Heres per lo sviluppo delle conversazioni personalizzate e multilingua sono proprio le giovani figure femminili del team di Conversation Designer: dietro lo studio delle tecnologie di NLU (Natural Language Understanding), per l’elaborazione e la comprensione del linguaggio naturale, c’è l’esperienza sul campo di Andrea Gabrielli, oggi Amministratore delegato della società e Professore a contratto presso la Bologna Business School, insieme ai partner Matteo Ligabue, Chief technology officer e coordinatore del team tecnico, e Anna Maria Gentile, ingegnere gestionale e direttrice operativa dei progetti Heres per l’organizzazione e il coordinamento delle operations. Esperienze, quelle del team di management, che permettono di coniugare la flessibilità tipica della startup all’affidabilità di un’azienda consolidata.
“Ci concentriamo nello sviluppo dell’interfaccia e della conoscenza di base degli agenti conversazionali per renderli armonici e integrabili perfettamente con il contesto in cui andranno a inserirsi. La personalizzazione dell’ecosistema e delle conversazioni sono la chiave che porta i nostri chatbot evoluti a vivere un’esperienza di acquisto o di conversazione che vada oltre le aspettative dell’utente, con un approccio Human-AI in cui l’essere umano è al centro del processo”, spiega Andrea Gabrielli.
Lo sviluppo delle conversazioni personalizzate
A consolidare la conoscenza e il controllo delle tecnologie conversazionali è un gruppo di Conversation Designer, composto da figure laureate in discipline umanistiche e altre con competenze di sviluppo informatico, che definiscono l’esperienza conversazionale e progettano ogni aspetto dell’agente conversazionale: dalla costruzione della conoscenza di base all’allenamento proattivo del chatbot, in Heres la personalizzazione delle informazioni e delle interazioni con il cliente ha portato l’azienda a consolidare partnership con realtà del calibro di Gruppo Prénatal, Consorzio del Parmigiano Reggiano, Lloyds Farmacia, Easycoop, Shimano, Motoabbigliamento, Ianiri Informatica, Service Trade, SEW Eurodrive, Gottardo, Yeppon, DPV, Università e-Campus, Mondadori Education e Rizzoli Education.
“I clienti ci scelgono la prima volta perché abbiamo un prodotto tecnologicamente avanzato e altamente performante; ci confermano poi ogni anno perché, oltre al prodotto, scoprono in Heres un team dalle competenze trasversali e che con proattività e passione accompagna costantemente l’evoluzione dei suoi agenti conversazionali seguendo un metodo ormai consolidato, ma che ci impegniamo a migliorare continuamente per portare sul mercato soluzioni che diano valore al business e all’esperienza degli utenti”, spiega Anna Maria Gentile.
Heres porta in azienda il collega virtuale
Applicare in modo chiaro e verticale l’intelligenza artificiale è da sempre la missione di Heres, che oggi ha creato un framework metodologico solido, orientato allo sviluppo della tecnologia, in grado di supportare la creazione di una conoscenza di base “espandibile” composta da workflow di risposta profondi e modulabili in funzione del contesto in cui il sistema conversazionale viene applicato. Queste logiche conversazionali rendono l’agente più evoluto di altri per la capacità di integrarsi con grandi moli di dati e per l’apprendimento supervisionato continuo, grazie a tecnologie di machine learning che, attraverso parametri e connettori API, rendono il sistema conversazionale un collega virtuale a disposizione sette giorni su sette, capace di attingere ai dati e alle informazioni contenute nella knowledge base aziendale per azionare conversazioni di grande profondità operativa e su più canali di interazione, come WhatsApp, Facebook Messenger, Telegram e altri, per sfruttare ogni touchpoint digitale presente in azienda e rendere la conversazione virtuale armonica e con il supporto della presenza umana. Gli agenti conversazionali di Heres sono dotati di proattività, per avere la possibilità di intervenire nel journey dell’utente azionando percorsi conversazionali personalizzati in funzione del comportamento di navigazione e di dati esterni provenienti dal database del cliente.
Nuove assunzioni e posizioni aperte
L’obiettivo di Heres per il 2021, inoltre, è quello di assumere nuove figure nell’area Sviluppo e di allargare il team di Conversation Designer, da formare in azienda per l’utilizzo delle tecnologie enterprise impiegate e per lo sviluppo delle interfacce conversazionali. Tra le posizioni aperte, la ricerca è rivolta a una figura di Business Developer, una di Senior Developer e una di Junior Developer, con assunzione a tempo indeterminato, mentre per la posizione di Conversation Designer l’inquadramento viene definito sulla base dell’esperienza e delle competenze maturate. La ricerca è aperta anche a giovani e laureati motivati da poter inserire nel proprio team inviando una candidatura spontanea. Qui il link alle posizioni oggi aperte in azienda https://heres.ai/lavora-con-noi