Food delivery, marketplace, innovazione, qualità, booking online. Come sta cambiando il rapporto degli italiani con il cibo? Le startup ne parlano a TAG. Con Deliveroo e Foodscovery a confronto
Un gruppo di investitori, imprenditori, appassionati del settore si incontra davanti a un caminetto (virtuale) per parlare di cibo. Succede in via Merano a Milano dove Talent Garden insieme a Innogest, fondo italiano di Venture Capital, ha inaugurato un ciclo di incontri dedicato alla ricerca di idee, best pratice e nuove tecnologie che cambiano il nostro rapporto con il cibo.
Le startup e i protagonisti
Protagonisti della serata Fabio Gioia, Ceo di Foodscovery e Matteo Sarzana, Country Manager Italia di Deliveroo che hanno risposto alle domande di Claudio Giuliano e Michele Novelli. Due startup food diverse ma che hanno molto in comune a partire dalla passione per il cibo di qualità e dall’interesse che stanno suscitando negli investitori. Foodscovery è un marketplace dedicato all’e-commerce di prodotti eccellenti che nelle ultime settimane è riuscito a convincere il Fatto Quotidiano a investire 250 mila euro per l’acquisto del 7% delle quote, Deliveroo è il servizio di consegne a domicilio per piatti di ristoranti di alta qualità nato a Londra nel 2013 e da poco sbarcato a Milano dopo aver raccolto sul mercato – nell’ultimo anno – 200 milioni di finanziamenti per sostenere la crescita.
“Democratizzare l’industria del cibo”
“Foodscovery nasce dallo sfizio di avere a disposizione subito un prodotto locale – racconta Fabio Gioia – volevamo democratizzare l’industria del cibo, dare la possibilità a piccoli produttori locali di vendere in tutta Europa prodotti eccellenti. Ora siamo in più di 10 Paesi europei, un ragazzo in Erasmus a Göteborg in Svezia può ricevere in 24 ore focacce da un negozio barese e una famiglia di Parigi può gustare in giornata cannoli siciliani di una pasticceria di Palermo”. Il tempo e la velocità di consegna ossessionano anche Deliveroo che promette ai suoi clienti di ricevere un pasto a casa in un massimo di 30 minuti: “Preferiamo coprire zone piuttosto ristrette di una città per riuscire a gestire al meglio tutti gli ordini”, spiega Matteo Sarzana. “Persino una città come Londra non è coperta interamente dal nostro servizio anche se portiamo nelle case della City migliaia di pasti al giorno. A Milano siamo partiti dalla zona centro e da quella tra via Tortona e Famagosta”.
“Prima controlliamo la qualità”
Altro punto in comune tra le due startup l’attenzione alla qualità e al packaging del prodotto che deve arrivare a casa dei clienti in condizioni ottimali. “Vogliamo offrire ai nostri clienti un’esperienza unica – spiega il Ceo di Foodscovery – mettendoli in contatto con realtà locali che rischiano di essere dimenticate. Prima di inserire un nuovo produttore sul sito andiamo a controllare la qualità dei suoi prodotti e verifichiamo che gli addetti siano in grado di confezionare un pacco che possa arrivare a destinazione sano e salvo. I nostri clienti sono disposti a spendere qualcosa in più per avere questa qualità”. “Anche in Deliveroo – sottolinea Matteo Sarzana – siamo molto attenti alla qualità del cibo che il cliente riceve a casa. Proprio per questo i nostri driver operano in un raggio di 3 chilometri di distanza dal ristorante proprio per evitare che un hamburger viaggi per 20 minuti in giro per la città”.
“Gli investitori guardano al’Italia con interesse”
Un settore, quello del cibo, e in particolare quello dell’e-commerce, in crescita e dove l’Italia potrebbe giocare un ruolo ancora maggiore: “Sì perché siamo un paese che ha nel suo Dna la cultura del cibo e della diversità e proprio per questo gli investitori food guardano all’Italia con interesse particolare” spiega Michele Novelli di Innogest: “In Italia ci sono 300 tipi diversi di mele ma le persone ne conoscono soltanto un paio. C’è ancora molto da scoprire, è un settore che vale la pena esplorare”. Magari anche nei prossimi appuntamenti: gli eventi a TAG continuano infatti ogni primo lunedì del mese. Appuntamento dunque il 4 aprile alle 19 a Milano, via Merano, per il secondo incontro di #discoverfood.