Per Forbes all’origine dei malumori potrebbe esserci Dropcam, altra società acquisita da BIG G, e un team non all’altezza
La luna di miele tra Google e Nest, startup che si occupa di domotica (acquisita nel 2014 da Big G per 3 miliardi di dollari), sembra finita. Già da qualche tempo nel team della società fondata da Tony Fadell, specializzata nella produzioni di prodotti per l’innovazione domestica, serpeggiano malumori. Tutto è iniziato da una dichiarazione di Fadell che ha tirato in ballo il co-fondatore di Dropcam, altra società (produce telecamere) acquisita da Google, e il team di Nest definendolo “non così buono rispetto alle nostre aspettative”.
Come riporta Forbes, in seguito a questa dichiarazione, Greg Duffy – che ha lasciato Dropcam nel gennaio 2015 – ha risposto con un post su Medium, in cui ha sottolineato che la verità sarebbe leggermente differente. Partendo dal suo rimpianto di aver venduto la società (exit da 555 milioni di dollari avvenuta a giugno 214), ha raccontato delle dimissioni di 50 persone dopo la fusione Nest-Dropcam, dovute alla perdita di autonomia nel proprio lavoro. Nest ha fallito nell’intento di mettere sul mercato nuovi prodotti e, secondo le ricerche di Duffy, ha perso circa 500 impiegati da quando è stata acquisita da Google.
L’utente “throwawaynest” ha pubblicato un post (ora cancellato) su Reddit in cui si poteva leggere: “Ti sfidiamo (con riferimento a Nest, ndr.) a dire a tutti quanti dei 340 milioni di dollari (fatturato dichiarato di Nest) è dovuto solo al rebrand di Dropcam”. Il punto è che la gente non compra i termostati e gli allarmi anti fumo, prodotti da Dropcam e ora venduti come Nest Cam, reindirizzando il fatturato sull’omonima divisione che sta aumentando il fatturato. Duffy si dichiara d’accordo con l’analisi e aggiunge “ma se si sapesse la percentuale di ricavi di tutte le altre scommesse di Alfaphet portata dalle circa 100 persone del team di Dropcam che Fadell deride, la stessa Nest non ne uscirebbe positivamente”.