Tutto iniziò con un’infornata di croissant che rischiavano di essere buttati. Oggi, Last Minute Sotto Casa conta più di 25mila iscritti in Italia
“Una sera sono entrato in una pasticceria verso le 19.30 di sera. Mancava solo un quarto d’ora alla chiusura del negozio e sul bancone c’erano 15 brioches fresche che non erano state ancora comprate. Ho chiesto al negoziante che fine avrebbero fatto e mi ha risposto che le avrebbe buttate. Dopo quell’episodio ho capito che dovevo fare qualcosa”. L’idea di creare un sistema per diminuire lo spreco di cibo, nasce da una semplice constatazione di Francesco Ardito CEO di Last Minute Sotto Casa: perché gettare il pane fresco quando lo si può rivendere a metà prezzo?
Lotta allo spreco alimentare
I numeri sono stati da subito stati dalla parte di Francesco. Ogni anno ciascuno di noi butta nell’immondizia 146 kg di alimenti, globalmente oltre 1.3 miliardi di cibo viene sprecato. Oltre 750 miliardi di dollari finiscono nella spazzatura. E in tempo di crisi la situazione non è migliorata. Panettieri, rosticcerie, pescherie, macellerie ogni giorno sono costrette a buttare l’invenduto poiché solo una piccola parte di prodotti può essere proposta ai clienti il giorno dopo. Uno spreco che non piace a nessuno e non fa bene al pianeta. “Ogni volta che entravo in panetteria verso sera provavo un fastidio incredibile. Trovavo sempre almeno un paio di fette di pizza, una decina di panini, tre o quattro paste avanzate e sapevo che sarebbero state buttate. Da qui l’idea di creare una piattaforma che aiuti i negozianti di mettere in vendita a prezzi convenienti la merce a rischio scadenza”.
Last Minute Sotto Casa (LMSC) nasce in una sera di giugno del 2014 e all’inizio si rivolge solo agli abitanti del quartiere Santa Rita di Torino. Nel giro di pochissimo tempo è arrivata in molte città italiane tra cui Genova, Asti, Como. Oggi può contare su oltre 25mila persone iscritte di cui 15mila solo a Torino. “Quest’estate eravamo in due io e Massimo Uvul, oggi siamo una squadra di 7 persone che lavorano sia all’interno del Polihub di Torino, sia in giro per l’Italia”.
Come funziona LMSC
“Si tratta di una piattaforma molto semplice da usare. Il negoziante si registra al sito, il cliente indica dove abita in modo da ricevere le offerte di zona. Il negoziante invia un messaggio con l’offerta e il cliente la riceve”. Il cliente tornando a casa e dando un’occhiata allo smartphone si accorge che a pochi passi da lui una panetteria sta facendo una promozione. Entra nel negozio e compra il necessario per la cena. “L’idea è davvero banale, ma piace tantissimo anche ai commercianti. In tanti ci dicono che grazie alla nostra piattaforma sono entrati in negozio nuovi clienti”.
L’anti e-commerce
“Il servizio è gratuito e lo resterà sempre. Parte nostra stiamo cercando investitori interessati al progetto, e ne abbiamo già trovati parecchi. Inoltre svilupperemo una versione Premium a pagamento con servizi aggiuntivi per il cliente”.Soltanto a Torino, grazie a LMSC, in pochi mesi si è riusciti a evitare lo spreco di oltre una tonnellata di cibo. Secondo Francesco Arditi a vincere sono tutti: “Vince il cliente che riesce a risparmiare sulla spesa, vince il negoziante che evita di gettare cibo buono e vince in pianeta. Mi piace inoltre pensare che il progetto abbia anche un aspetto sociale importante”. Ci consideriamo il contrario dell’e-commerce. Non portiamo il cibo nelle case del cliente ma facciamo in modo che le persone scendano sotto casa ed entrino nel negozio di quartiere per comprare prodotti a basso costo”.