Da un motore di ricerca per i piatti, a una piattaforma dedicata ai ristoratori. La storia di Tasteet e dei suoi fondatori, che non hanno avuto paura di cambiare idea
Quale dev’essere la qualità principale di un bravo startupper? La creatività? Il coraggio? Una comunicazione efficace? Alessandro Coltro e Lorenzo Cesana, founder di Tasteet, ne possiedono una ancora migliore delle precedenti: la capacità di cambiare idea, in corsa, dopo mesi di lavoro.
“Inizialmente abbiamo elaborato un motore di ricerca per i piatti: gli utenti cercavano una pietanza specifica e il sito elencava i ristoranti che lo presentavano nel proprio menu“. L’idea viene sviluppata, nasce una piattaforma online ma, dopo alcuni mesi, viene chiusa. Il motivo? La volontà di cambiare il punto di vista iniziale. Non lavorare per il cliente, aggiungendo un servizio in più al già complesso lavoro del ristoratore, ma collaborare con quest’ultimo, semplificandogli almeno un aspetto della gestione del locale: il menu, appunto.
Una piattaforma per i ristoratori
È nata così la seconda versione di Tasteet, oggi dentro l’incubatore di Digital Magics: una piattaforma cloud dove il ristoratore, dietro il pagamento di una fee annuale (dopo il primo mese di prova gratuita), può gestire direttamente il suo menu. Aggiornarlo, certo, ma non solo: può integrarlo su Facebook, sul proprio sito web e modificare la landing page che il servizio offre automaticamente, dove il suo menu è non solo consultabile, ma anche pubblicato in ottica Seo, così da esser facilmente reperibile per i motori di ricerca.
Inoltre Tasteet, promettono i suoi “genitori”, “sarà presto integrabile ai portali che indicizzano i ristoranti, dove gli utenti lasciano le proprie recensioni su qualità, servizio e prezzo”. I visitatori potranno così farsi un’idea davvero completa del locale, come già avviene negli Stati Uniti, dove esiste da qualche tempo un imponente competitor della creatura di Alessandro e Lorenzo. Ma non è finita qui: i ristoratori potranno personalizzare il menu pubblicato online, arricchirlo graficamente secondo lo stile del proprio locale e ricavarne un pdf già pronto per la stampa.
Adesso Tasteet è in fase di pre-revenue, testato su un gruppo di ristoranti di Milano, mentre ci sono già alcune società interessate ad una partnership commerciale, all’integrazione del servizio sulle loro piattaforme e a farsi esse stesse venditrici di Tasteet presso i loro clienti. Ma Alessandro e Lorenzo non si fermano qua: stanno intensificando l’attività di fundraising e i contatti con gli investitori. “Vogliamo offrire maggiori opzioni di personalizzazione al menu, così da permetterci di diventare un editor più completo. Il “timing” in questo settore è fondamentale, per questo motivo stiamo cercando di allargare il team, che al momento si limita a noi due, inserendo un secondo developer che ci consenta di velocizzare i tempi di sviluppo ed arrivare rapidamente sul mercato con un prodotto altamente competitivo.”
Le sfide che attendono Tasteet non sono poche: diventare il player di menu di riferimento per l’Italia, integrandosi con i servizi e le piattaforme come TripAdvisor, che al momento non offrono un simile servizio. Ma anche, in un futuro prossimo, espandersi oltreconfine, allargare la propria rete, superando la concorrenza di società simili operanti in Francia, Gran Bretagna e Germania.