La guerra in corso a Gaza non ha messo in crisi l’ecosistema dell’innovazione di Israele. In particolare un settore si è dimostrato in crescita. Quello delle startup cyber. Come si legge su Ctech, che cita i dati del fondo YL Ventures, queste società operanti a Tel Aviv e in altri hub nazionali hanno raccolto complessivamente 2,9 miliardi di dollari nel primo semestre 2024. Nell’intero 2023 gli investimenti si erano fermati a 1,9 miliardi. Sembra imminente il sorpasso rispetto al dato del 2022, quando il comparto ha collezionato round per un valore di 3,2 miliardi.
Israele, in che situazione è l’ecosistema delle startup?
Su StartupItalia abbiamo già riportato i dati che certificano la resilienza delle aziende innovative israeliane a quasi un anno dalla tragedia del 7 ottobre, che ha condotto all’invasione di Gaza. Dal giorno dell’attacco terroristico di Hamas a fine marzo scorso tutte le startup del Paese hanno raccolto complessivamente 3,1 miliardi di dollari secondo Startup Nation Central.
Secondo il report del fondo YL Ventures il tasso di raccolta capitali delle società informatiche innovative e in generale attive in ambito cyber sono i più alti dal 2021. Va tuttavia notato che non sono aumentati i numeri dei round: sono stati 35 round nel primo semestre 2024 rispetto ai 71 round del 2023 e ai 95 del 2022. Il comparto ha sfiorato i 3 miliardi di raccolta grazie a importanti operazioni come quella da 1 miliardo di Wiz, chiusa pochi mesi fa. In un momento ancora complesso per il Paese, gli investitori sembrano privilegiare gli investimenti su società mature, trascurando quelle early stage.