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Innovare nasce spesso dai limiti: quando le risorse scarseggiano, è necessario ripensare i modelli, trovare nuove vie, trasformare gli ostacoli in slancio. Nel percorso verso la decarbonizzazione, J4energy ha scelto di essere il partner che rende semplice ciò che appare complesso: una piattaforma digitale capace di orientare imprese e solution provider, trasformando i vincoli in opportunità concrete di crescita sostenibile.
J4energy è una startup tecnologica che sviluppa soluzioni digitali per la decarbonizzazione e l’efficienza energetica delle filiere industriali. L’obiettivo è velocizzare la transizione energetica delle catene di fornitura attraverso un digital copilot che identifica , dimensiona le migliori soluzioni per ridurre costi ed emissioni di CO₂, stimandone l’impatto con rapidità e precisione.
Spesso le aziende e le società di servizi per l’efficienza energetica non hanno a disposizione dati completi né sui propri consumi né sui consumi dei propri fornitori, o sui costi e sulle prestazioni dei relativi impianti., Ciò rende l’analisi e le decisioni per il miglioramento complesse ed onerose; manager e consulenti sentono la necessità di accelerare e semplificare queste decisioni per raggiungere più velocemente i propri obiettivi di business.
Per rispondere a queste sfide, J4energy ha sviluppato e combinato modelli di Ricerca Operativa ed AI che permettono di creare rapidamente un gemello digitale dei sistemi energetici aziendali, anche su un numero elevato di stabilimenti (e.g. catene di fornitura del tessile); in pochi minuti vengono calcolate centinaia di opzioni per identificare il mix ottimale di interventi in grado di ridurre al minimo costi ed emissioni di ogni unità produttiva.

Fondata nel 2018 dall’incontro tra Filippo Lazzarin e Stefano Moret, J4energy è stata accelerata da Le Village by Crédit Agricole Triveneto, che le ha fornito supporto, rete e visibilità per crescere più velocemente sul mercato e validare la propria visione anche a livello internazionale.
Fino 30 settembre 2025 è aperta la nuova Call4Startup lanciata da Le Village Triveneto, volta a individuare le migliori realtà innovative con visione, ambizione e soluzioni all’avanguardia. Per tutte le startup che vogliono emergere davvero, è l’occasione per dimostrare cosa possono fare.
Candida la tua startup alla Call4Startup
Le Village by Crédit Agricole Triveneto
Ne abbiamo parlato con Francesco Fogari, Head of Business Development, che ci ha raccontato l’esperienza della startup e ha condiviso alcuni consigli preziosi per chi volesse candidarsi alla nuova Call4Startup, aperta fino al 30 settembre 2025.
Francesco, da dove nasce l’idea di j4.energy?
J4energy è nata nel 2018 dall’incontro di due mondi: quello accademico di Stefano Moret, ricercatore di fama internazionale con esperienza nei più prestigiosi atenei europei (ETH, EPFL, Imperial College), specializzato in sistemi energetici e modelli matematici, e quello consulenziale di Filippo Lazzarin, con un solido percorso in ambito operation e nella gestione di progetti complessi. La decarbonizzazione veniva spesso percepita solo come un costo, mentre i dati dimostrano che può essere un’opportunità molto redditizia, con ritorni sugli investimenti anche inferiori ai due anni. Il vero ostacolo è rappresentato dalla complessità del processo di pianificazione energetica: frammentato, pieno di dati mancanti e tempi lunghi. Da lì è nata l’idea di uno strumento che semplificasse e velocizzasse l’analisi, offrendo alle aziende un supporto decisionale immediato.
Avete già lavorato con grandi gruppi come Electrolux: cosa vi rende unici rispetto ad altri player dell’efficienza energetica?
Molte aziende propongono soluzioni per l’efficienza, ma noi abbiamo sviluppato una piattaforma proprietaria che funziona anche in assenza di dati completi e restituisce risposte in tempi rapidissimi. Per un’impresa, questo significa passare da settimane di lavoro a pochi giorni, senza compromettere l’accuratezza. È uno strumento utile sia per le grandi aziende, che devono efficientare stabilimenti o addirittura decarbonizzare filiere intere, sia per i solution provider, Esco, consulenti e ingegneri energetici che possono utilizzare lo strumento nelle loro attività quotidiane ed offrire analisi più veloci e affidabili ai loro clienti. Meno complessità, meno tempo perso, più valore.

In che modo il percorso con Le Village by Crédit Agricole Triveneto ha fatto la differenza?
La forza di Le Village è il network: non parliamo solo di spazi e scrivanie, ma di opportunità concrete di incontro con aziende, partner e altre startup. Grazie a Le Village abbiamo avuto accesso a eventi internazionali e soprattutto incontrato contatti che sarebbe stato quasi impossibile raggiungere da soli. È stato un vero salto quantico: non più email spedite a indirizzi generici sperando in una risposta, ma relazioni dirette con decision maker. E questo per una startup fa la differenza.
Quali sono oggi le vostre sfide principali?
La sfida più grande è diffondere sempre di più la nostra metodologia, portando chi oggi si affida ancora a Excel o a processi manuali verso un approccio davvero digitale e data-driven. Oggi lavoriamo già a stretto contatto con il settore industriale, con brand della moda — supportandoli nella complessa decarbonizzazione delle loro filiere globali, dove stiamo diventando un vero e proprio “standard” — e con importanti solution provider europei. Il nostro obiettivo è espanderci su tutti i fronti. Stiamo per rilasciare un aggiornamento che rivoluzionerà le analisi nel settore dei building, riducendo i tempi di calcolo di 10-20 volte anche a partire da pochissimi dati. Questo ci permetterà di abilitare nuovi modelli di efficienza e decarbonizzazione non solo per l’industria, ma anche per il mondo degli edifici. È un percorso complesso, ma è proprio questa capacità di avanzare simultaneamente su più fronti che rende la nostra crescita così rapida e concreta.
È aperta la nuova Call4Startup di Le Village Triveneto. Che consiglio dareste a chi vuole candidarsi?
Prima di tutto, bisogna avere l’attitudine a cadere e rialzarsi: il fallimento non è la fine, è parte del percorso, è da lì che passa il processo di crescita di una start-up. Poi serve un team forte, in cui ci sia fiducia e la giusta “chimica” tra i suoi membri, più ancora che una grande idea. Perché l’idea da sola vale forse il 10%, il resto lo costruisce la squadra, mettendola continuamente in discussione e migliorandola. E infine direi: non temete i limiti iniziali, perché sono proprio quelli a stimolare la creatività. È la scarsità di risorse che obbliga a innovare davvero.